Secondo uno studio pubblicato mercoledì, le persone che usano una sigaretta elettronica pur continuando a fumare sigarette tradizionali hanno meno probabilità di riuscire a smettere di fumare rispetto a coloro che inizialmente fumano o vaporizzano solo.
Uno su cinque vapers smette di fumare
Secondo questo studio pubblicato sulla rivista ERJ Open Research, nel corso del tempo, la maggior parte di questi “doppi consumatori” tende a tornare al fumo abituale di sigarette. Gli autori hanno esaminato la ricerca esistente sugli utilizzatori di sigarette elettroniche e di sigarette tradizionali e hanno combinato i risultati.
Dopo quattro-otto mesi, tra le persone che praticano il doppio consumo, solo il 3% è riuscito a fare a meno dei prodotti a base di nicotina, rispetto all’8% dei vapers esclusivi e al 6% dei fumatori di sigarette classiche. Dopo 8-16 mesi, solo il 5% dei doppi utilizzatori è senza nicotina, rispetto al 7% dei fumatori di sigarette tradizionali e al 19% dei vapers.
Ritorno al fumo esclusivo
Questi livelli di astinenza sono rispettivamente, dopo 16-24 mesi, del 13% per i dual user, rispetto al 17% per i fumatori di sigarette classiche e al 26% dei vapers esclusivi. Inoltre, secondo lo studio, “la maggior parte di coloro che hanno combinato lo svapo e le sigarette tradizionali sono tornati al fumo esclusivo, con un aumento costante: il 30% dopo 4-8 mesi, poi il 47% dopo 8-16 mesi e infine il 58% dopo 16-16 mesi”. 24 mesi.
“Ampiamente commercializzate come alternative più salutari al fumo tradizionale, le sigarette elettroniche hanno guadagnato popolarità tra le persone che cercano di smettere di fumare”, osserva Josef Hamoud, assistente di ricerca presso il Centro medico dell’Università di Göttingen in Germania ed editore dello studio. Ma gli studi hanno fornito “risultati preoccupanti” sul duplice uso delle sigarette convenzionali, riassume Josef Hamoud.
Attenzione alla pericolosità
In forte crescita commerciale da dieci anni, la sigaretta elettronica non contiene tabacco ma un liquido, generalmente carico di nicotina e inalato sotto forma di vapore. Non ci sono né catrame né monossido di carbonio, responsabili di tumori e malattie cardiovascolari legate al fumo. I rischi sono quindi a priori molto più bassi.
Ma l’OMS e le associazioni antifumo rifiutano, in nome del principio di precauzione e in attesa che gli studi raggiungano un consenso, di affermare che lo svapo è meno rischioso delle sigarette. Secondo la stimata organizzazione scientifica Cochrane, esistono prove credibili che le sigarette elettroniche siano più efficaci per smettere di fumare rispetto ai cerotti o alle gomme da masticare alla nicotina.
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