Le inondazioni causate dalle forti piogge hanno causato la morte di 29 persone nel sud della Thailandia, dove è previsto maltempo fino a giovedì, ha riferito mercoledì l'agenzia nazionale per la gestione dei disastri naturali (DDPM). Le inondazioni, iniziate alla fine di novembre, stanno attualmente colpendo più di 155.000 famiglie nelle province di Songkhla, Pattani, Narathiwat, Nakhon Si Thammarat e Phattalung, hanno annunciato le autorità. Il loro totale non specifica il numero delle persone colpite, né l'entità dei danni subiti.
Un rapporto precedente, pubblicato martedì, riportava 25 morti. L'innalzamento delle acque ha causato lo sfollamento di circa 33.000 persone, ha aggiunto mercoledì il portavoce del Ministero della sanità pubblica. Le autorità hanno ribadito il loro appello alla cautela in queste regioni meridionali.
Sono in corso operazioni per aiutare i residenti intrappolati dalle inondazioni, poiché sono stati utilizzati tubi giganti per pompare l’acqua da alcune aree. Il governo sta coordinando le operazioni di soccorso sul posto e ha promesso di fornire 50 milioni di baht (1,4 milioni di euro) in aiuti per ciascuna provincia colpita. Le inondazioni hanno colpito anche la vicina Malesia, dove martedì le autorità hanno riferito la morte di cinque persone. Secondo un rapporto ufficiale, più di 94.000 persone stanno aspettando di tornare a casa, dopo essere fuggite dall’innalzamento delle acque.
Gli episodi monsonici si ripetono ogni anno in questi paesi del sud-est asiatico. Tuttavia, gli scienziati affermano che il riscaldamento globale sta aumentando la loro intensità e potrebbe rendere più frequenti le inondazioni distruttive. Il tifone Yagi ha causato inondazioni diffuse nel nord della Thailandia a settembre, così come in Vietnam, Birmania e Laos, uccidendo centinaia di persone.