Precedenti ricerche hanno già suggerito diversi livelli di rischio di abuso di alcol e problemi associati e risposta al trattamento nelle donne rispetto agli uomini. Tuttavia, i meccanismi biologici alla base di queste differenze rimangono poco compresi.
La ricerca, chiamata dal suo autore principale, il dottor Victor Karpyak, professore di psichiatria alla Mayo Clinic, è “la prima su larga scala a confermare che parte della variabilità nel disturbo da uso di alcol e nei problemi associati è associata a particolari combinazioni di ormoni”. e biomarcatori chimici negli uomini e nelle donne. Trattamenti specifici per sesso potrebbe quindi contribuire a migliorare le risposte degli uomini e delle donne che soffrono di dipendenza da alcol.
Lo studio fa parte di un programma di ricerca più ampio sul farmaco per la dipendenza da alcol acamprosato e sta esaminando marcatori ormonali e proteici in 400 partecipanti, tra cui 268 uomini e 132 donne, con disturbi legati all’uso di alcol. Una volta misurati, i marcatori biologici sono stati confrontati con marcatori psicologici, come umore depresso, ansia, “craving” compreso il desiderio di fumare, consumare alcolici nonché con i risultati del trattamento durante i primi 3 mesi. Al basale sono stati valutati diversi marcatori ematici sesso-specifici, inclusi gli ormoni sessuali (testosterone, estrogeno, progesterone) e le proteine note per avere un impatto sulla riproduzione e sulla biodisponibilità di questi ormoni nel sangue. L’analisi rivela che:
- All’inizio dello studio, i partecipanti maschi con disturbi legati all’uso di alcol, sintomi di depressione e aumento del desiderio di alcol avevano anche livelli più bassi degli ormoni testosterone, estrone, estradiolo e degli ormoni sessuali che legano le proteine globuline;
- nei partecipanti non si osserva alcuna associazione dello stesso tipo;
- tuttavia, è stato riscontrato che le donne con livelli più elevati di testosterone, globulina legante gli ormoni sessuali e albumina avevano maggiori probabilità di recidiva durante i primi 3 mesi di trattamento rispetto alle loro controparti con livelli più bassi di questi marcatori biochimici. Negli uomini non è stata trovata alcuna relazione del genere.
Tuttavia, è già noto che questi diversi ormoni e proteine influenzano il comportamento e le associazioni osservate nel disturbo da consumo di alcol, quindi questi dati suggeriscono di trattare donne e uomini in modo diverso.
Se sono ancora necessarie ulteriori ricerche per decifrare i meccanismi alla base di queste differenze, lo studio invita a tenere maggiormente conto, nei trattamenti, delle differenze legate agli ormoni sessuali e persino “il drammatico cambiamento ormonale che le donne sperimentano durante il ciclo mestruale e la menopausa”
che potrebbe influenzare anche la biochimica dell’”alcolismo”.
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