Le agenzie sanitarie americane hanno avviato nuovi studi sull’influenza aviaria (H5N1) nei prodotti lattiero-caseari e tra i lavoratori del settore per cercare di comprenderne i possibili impatti.
I Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) hanno collaborato con lo stato del Michigan per avviare lo studio per determinare se i lavoratori esposti a bestiame infetto fossero essi stessi infetti, ha riferito CTV News.
La Food and Drug Administration (FDA), da parte sua, prevede di testare la pastorizzazione flash dopo che gli studi hanno messo in dubbio la neutralizzazione di tutti i virus infettivi nel latte mediante questo processo.
All’inizio di maggio, le agenzie sanitarie canadesi hanno dichiarato che i latticini pastorizzati erano sicuri da consumare.
Gli studi fanno parte di una nuova ricerca annunciata martedì dalle agenzie federali per cercare di comprendere l’evoluzione dell’influenza aviaria, che è passata dagli uccelli ai bovini da latte per la prima volta all’inizio di quest’anno.
Dalla fine di marzo, più di 120 allevamenti in 12 stati degli Stati Uniti sono risultati positivi all’infezione, che sembra diffondersi attraverso il contatto con il latte crudo, ha confermato il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA).
All’inizio di giugno la morte del primo caso umano di influenza aviaria H5N2 è stata descritta come multifattoriale, ha riferito l’AFP.
