L’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha approvato questo giovedì 14 novembre 2024, per alcuni pazienti, un trattamento molto atteso destinato a ridurre il declino cognitivo nelle persone affette da malattia di Alzheimer, dopo averlo inizialmente bloccato a luglio.
Il trattamento, commercializzato con il nome Leqembi, è ora raccomandato dall’Agenzia europea per i medicinali per i pazienti che non hanno ancora raggiunto uno stadio avanzato della malattia, ha spiegato il regolatore europeo.
“Dopo aver esaminato il suo parere iniziale, il comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’EMA ha raccomandato la concessione dell’autorizzazione all’immissione in commercio per Leqembi (lécanemab) per il trattamento del deterioramento cognitivo lieve (disturbi del linguaggio, della memoria e del pensiero) o della demenza lieve dovuta al morbo di Alzheimer. malattia (morbo di Alzheimer iniziale)”e questo per determinati gruppi di pazienti, ha spiegato l’EMA.
Per chi esattamente?
“Una revisione ha concluso che i benefici superano i rischi in una popolazione di pazienti limitata”ha aggiunto.
A luglio l’EMA si è pronunciata contro la commercializzazione di Leqembi nell’UE, ritenendo che l’effetto osservato del trattamento non superasse il rischio di gravi effetti collaterali, inclusa una potenziale emorragia cerebrale.
Ha approvato il trattamento questo giovedì 14 novembre 2024 solo per i pazienti con un rischio inferiore di potenziale emorragia cerebrale, vale a dire quelli che non hanno “una o nessuna copia del gene ApoE4” – un tipo di gene noto come importante fattore di rischio per la malattia di Alzheimer.
Già commercializzato altrove
Questi pazienti hanno meno probabilità di soffrire di alcuni gravi problemi di salute rispetto alle persone con due copie del gene, ha affermato l’EMA con sede ad Amsterdam.
Leqembi, sviluppato dal laboratorio farmaceutico giapponese Eisai e dal produttore americano Biogen, è stato autorizzato nel gennaio 2023 negli Stati Uniti per i pazienti che non hanno raggiunto uno stadio avanzato della malattia. Viene commercializzato anche in Giappone e Cina.
L’autorità britannica di regolamentazione dei farmaci ha approvato questo trattamento lo scorso agosto.
Nonostante decenni di ricerca, gli scienziati finora non sono riusciti a ottenere una vera svolta nella lotta contro la malattia di Alzheimer, che colpisce decine di milioni di persone in tutto il mondo.
Quali speranze?
La causa esatta di questa malattia rimane poco conosciuta. L’osservazione del cervello dei pazienti, tuttavia, mostra la presenza di placche amiloidi, che si formano attorno ai loro neuroni e alla fine li distruggono.
Questo è ciò che causa la perdita di memoria caratteristica della malattia. Nelle fasi successive, i pazienti non possono più svolgere attività quotidiane o conversare.
Secondo studi clinici, il trattamento Leqembi, somministrato per via endovenosa una volta ogni due settimane, può ridurre queste placche amiloidi.