Bistecca di libertà e uguaglianza / Un’Europa che inclina a destra?

Bistecca di libertà e uguaglianza / Un’Europa che inclina a destra?
Bistecca di libertà e uguaglianza / Un’Europa che inclina a destra?
-

Un filosofo ai ferri corti con i vegani per difendere la bistecca

Vegetarianismo e veganismo: un pericolo che minaccia le fondamenta della nostra società? Almeno questo è il timore del filosofo Jean-Claude Poizat formulato nel suo libro “Pro-bistecca. Il carnivorismo è un umanesimo”. Tuttavia, come lui stesso scrive, i consumatori di carne rappresentano il 97,8% della popolazione francese, una maggioranza molto ampia. Ma questa maggioranza sarebbe minacciata da una forma di oscurantismo incarnata dall’“animalismo vegetariano” che “ponendo i diritti degli animali al centro delle preoccupazioni sociali […] poco a poco arriva ad attaccare i fondamenti delle nostre società democratiche contemporanee e i loro valori umanisti. Per lui, parte della nostra identità è legata alla nostra condizione di carnivori. Nel suo lavoro ritorna ai fondamenti del consumo di carne, ai suoi conflitti rapporti con le religioni, nonché al modo in cui la filosofia si è interessata a questa questione.

Dopo le elezioni: la Francia indebolita in un’Europa che tende a destra?

L’annuncio dello scioglimento dell’Assemblea nazionale farebbe quasi dimenticare il risultato delle elezioni europee. A prima vista, la morfologia del Parlamento di Strasburgo non è cambiata molto. La destra, incarnata dal Partito popolare europeo (PPE), conserva il primo posto anche se con i suoi 181 eletti è lontana dalla maggioranza assoluta. Seguono i Socialisti e Democratici, che hanno 135 eletti. Sommando gli 82 deputati di Renew, di cui Renaissance fa parte, è possibile una coalizione in grado di governare l’assemblea. Tuttavia, oltre al crollo degli ambientalisti, le elezioni sono state segnate dalla progressione dell’estrema destra, in testa in Italia, Belgio, Ungheria, Austria e Francia. Mentre nell’ultima assemblea contava 118 deputati – escludendo Fidesz, il partito ungherese di Viktor Orban – ora ne ha 128 – escludendo sempre Fidesz ma anche l’AfD tedesca. Questo progresso è in gran parte dovuto al Raggruppamento Nazionale, che invierà trenta deputati a Strasburgo. Abbastanza per influenzare la politica europea nei prossimi cinque anni? Potrebbero i due partiti europei di destra radicale, Conservatori e Riformisti Europei (ECR) e Identità e Democrazia (ID), fare causa comune nonostante le loro differenze? È possibile un’alleanza tra il PPE e l’ECR?

Infine, trovate anche le cronache di Xavier Mauduit e Marie Bonnisseau!

28 Minuti è la rivista di attualità di ARTE, presentata da Elisabeth Quin dal lunedì al giovedì alle 20:05. Renaud Dély dirige lo spettacolo del venerdì e del sabato. Questo podcast è coprodotto da KM e ARTE Radio.

-

PREV tornano le zanzare, domani è prevista una grande invasione, “le temperature sopra i 25 gradi danno luogo a picchi notevoli”
NEXT il cuore artificiale, la soluzione per sostituire gli innesti?