Il digiuno ad acqua consiste nell’ingerire solo acqua e liquidi (caffè, tè o brodo vegetale) per un periodo da 1 a diversi giorni, o anche diverse settimane, con una durata media, come praticato, compresa tra 3 e 7 giorni. L’obiettivo di questa revisione della letteratura era di riassumere gli effetti di questo tipo di digiuno prolungato su diversi marcatori metabolici, tra cui peso corporeo, pressione sanguigna, lipidi plasmatici e controllo glicemico.
Lo studiouna meta-analisi di ricerche sull’argomento, rivela che il digiuno prolungato da 5 a 20 giorni produce:
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perdita di peso da lieve a moderata dal 2 al 10%;
- un forte aumento dei chetoni circolanti, che dopo 24-72 ore sostituiscono il glucosio come fonte di energia;
- 2 terzi del dimagrimento sono costituiti da massa magra, e 1 terzo da massa grassa;
- questa eccessiva perdita di massa magra suggerisce che il digiuno prolungato può favorire la scomposizione delle proteine muscolari, quindi la perdita muscolare;
- una riduzione sistematica della pressione arteriosa sistolica e diastolica;
- gli effetti misti sui livelli dei lipidi plasmatici sono meno chiari: alcuni studi dimostrano quindi una riduzione del colesterolo LDL e dei trigliceridi, altri non identificano alcun beneficio;
- riduzioni della glicemia a digiuno, dell’insulina a digiuno, della resistenza all’insulina e dell’emoglobina glicata (HbA1c), in particolare nei partecipanti con livelli di glucosio nel sangue entro l’intervallo normale;
- ma, d’altro canto, questi fattori glucoregolatori o ipoglicemici sono rimasti invariati nei pazienti con diabete di tipo 1 o di tipo 2.
Quali sono gli effetti della rialimentazione? Alcuni studi hanno dimostrato che 3-4 mesi dopo la fine del digiuno, tutti i benefici metabolici vengono persi, anche se la perdita di peso viene mantenuta.
Quali eventi avversi? I ricercatori ricordano la fase dell’acidosi metabolica che corrisponde al passaggio dal glucosio ai chetoni, con i suoi sintomi tipici: mal di testa, insonnia e ovviamente la sensazione di fame che dura i primi giorni.
In conclusione, pur essendo sempre più praticato, il digiuno prolungato dimostra, secondo questi studi scientifici, una terapia dietetica moderatamente sicura che può certamente portare a perdita di peso clinicamente significativa (>5%) nell’arco di pochi giorni, che può consentire “un riavvio del metabolismo” ma che non sembra portare miglioramenti duraturi della salute metabolica.
I ricercatori sottolineano che questo tipo di restrizione richiede un controllo medico e lo suggeriscono tuttaviaConsiderando i nostri stili di vita e le nostre diete occidentali, questo tipo di terapia dietetica merita ancora ulteriori ricerche.