“Con il colera, una “malattia sporca”, una persona sana può scomparire in poche ore”, avverte il dottor Christian Recchia

“Con il colera, una “malattia sporca”, una persona sana può scomparire in poche ore”, avverte il dottor Christian Recchia
“Con il colera, una “malattia sporca”, una persona sana può scomparire in poche ore”, avverte il dottor Christian Recchia
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È una piaga ancora in aumento in tutto il mondo. Il colera, chiamato anche malattia dello “sporco” o malattia delle “mani sporche”, è responsabile di tre milioni di morti ogni anno, in particolare in Africa e Indonesia. Provoca una grave disidratazione e può portare alla morte in poche ore se non trattata.

Di fronte a questa constatazione, il dottor Christian Recchia ha quindi ricordato l’importanza dell’essere “estremamente attento” e adottare le giuste azioni per evitare di contrarre la malattia. E in particolare in seguito ai numerosi casi registrati in Europa negli ultimi mesi. “Quando prendi la metropolitana, la RER o quando prendi la pistola del distributore di benzina, tocchi cose che non controlli”ha spiegato, sottolineando la necessità di lavarsi regolarmente le mani per proteggersi dalle malattie.

Perché questa malattia fa paura. I sintomi sono violenti: febbre intensa; brividi; fatica. “Siamo schiacciati. Questa è l’espressione della gamba mozzata dove le persone non hanno più nemmeno la forza di alzarsi. I pazienti manifestano molto rapidamente segni di disidratazione acuta, secchezza delle fauci, occhi infossati e ovviamente una diarrea profusa che non si ferma”.

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Si noti che la maggior parte dei soggetti affetti può essere curata somministrando rapidamente sali di reidratazione orale. Il trattamento consiste essenzialmente nel compensare le perdite digestive di acqua ed elettroliti che possono raggiungere i 15 litri al giorno. La reidratazione viene somministrata per via orale o endovenosa, a seconda del grado di disidratazione. Il miglioramento è evidente dopo poche ore e la guarigione, senza effetti collaterali, si ottiene nel giro di pochi giorni.

Ricordiamo che la malattia deriva dall’ingestione di acqua o cibo contaminati attraverso la bocca. Una volta nell’intestino, i vibrioni secernono la tossina del colera, principale responsabile della notevole disidratazione che caratterizza l’infezione.

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