Negli Stati Uniti le autorità sanitarie sono in allerta. Da diversi giorni chiedono cautela e allarme sui nuovi ceppi fungini altamente contagiosi dopo che un uomo sulla trentina ha sviluppato una forma di tigna trasmessa sessualmente.
Secondo le informazioni riportate dal New York Post, l’uomo è stato infettato dal Trichophyton mentagrophytes tipo VII (TMVII), il primo negli Stati Uniti. È stata osservata un’eruzione cutanea sul pene, sui glutei e sugli arti. Interrogato sui suoi ultimi viaggi e sulla sua vita personale, l’uomo ha spiegato di aver viaggiato in Inghilterra, Grecia e California e di aver avuto rapporti sessuali con uomini durante i suoi viaggi, nessuno dei quali ha rivelato problemi cutanei simili.
Secondo l’autore principale dello studio, il dottor John G. Zampella, le infezioni causate da TMVII sembrano rispondere ai trattamenti antifungini standard come il farmaco terbinafina (noto anche come Lamisil). Tuttavia, potrebbero volerci mesi per scomparire. Ha voluto inoltre ricordare che le eruzioni cutanee dovute al TMVII possono essere confuse con lesioni causate da eczema, che possono ritardare il trattamento. Si noti che i casi di TMVII sono in aumento in Europa, in particolare tra gli uomini che hanno rapporti sessuali con uomini.
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“Questi risultati offrono nuove informazioni”
Negli Stati Uniti questi funghi non sono gli unici a causare problemi e ad essere nel mirino delle autorità sanitarie. Anche il Trichophyton indotineae è motivo di preoccupazione ed è ritenuto responsabile di un’altra infezione cutanea contagiosa le cui eruzioni cutanee sono simili alla TMVII. I primi casi sono stati rilevati negli Stati Uniti l’anno scorso. E il problema con questo fungo è che spesso è resistente al trattamento con terbinafina.
Ora, il dottor John G. Zampella e il suo team sperano di espandere la loro ricerca su entrambe le specie di funghi nei prossimi mesi. “Questi risultati offrono nuove informazioni su come alcune infezioni fungine della pelle che si diffondono dall’Asia meridionale possano eludere le nostre terapie preferite”.ha dichiarato il dottor Avrom S. Caplan, coautore dello studio.
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Come ricorda l’Inserm, i funghi le cui spore sono capaci di infettare l’uomo possono causare infezioni superficiali relativamente semplici da curare, ma anche infezioni più gravi, che, da un’infezione locale, possono diffondersi ad altre parti del corpo attraverso il flusso sanguigno. Queste gravi infezioni fungine hanno un alto tasso di mortalità mentre il numero di antifungini disponibili rimane limitato.
