quali sintomi e come prevenire la malattia trasmessa dalla zanzara tigre?

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Pexel Non esiste un trattamento specifico per curare la febbre dengue.

Pexel

Non esiste un trattamento specifico per curare la febbre dengue.

DENGUE – In Francia si diffonde l’“influenza tropicale”. Secondo l’ultima valutazione di Sanità pubblica Francia, pubblicato mercoledì 5 giugno, tra il 1° gennaio e il 30 aprile 2024 sono stati segnalati 2.166 casi importati – persone che hanno contratto il virus al di fuori del territorio – di febbre dengue. Un aumento spettacolare rispetto agli ultimi cinque anni, quando il numero medio di casi di dengue importati i casi sono stati 128 tra il 1 gennaio e il 30 aprile. Di questi casi, l’82% è stato contratto in Martinica o Guadalupa e il 5% in Guyana.

Un aumento che non sembra indebolirsi dall’inizio di maggio: solo in Francia sono stati segnalati 417 casi importati di dengue, di cui il 65% riguardava persone di ritorno dalla Guadalupa e dalla Martinica.

Sanità pubblica Francia ciò nonostante lo afferma“non sono stati rilevati episodi di trasmissione indigena” – quando una persona non si è recata recentemente in una zona di circolazione del virus ed è stata contaminata localmente -, nonostante la presenza della zanzara tigre su gran parte del territorio. La febbre dengue, infatti, non si trasmette da persona a persona, ma attraverso la puntura della zanzara Aedes albopictus. Questo può mordere un essere umano infetto, poi diventare un vettore della malattia e poi contaminare altri esseri umani mordendoli a loro volta.

Ma cos’è esattamente la dengue? Quali sono i suoi sintomi? E come trattarlo?

Sintomi

La dengue colpisce allo stesso modo neonati, bambini e adulti. I sintomi sono spesso simil-influenzali (febbre, mal di testa, dolori muscolari, nausea e vomito). Compaiono entro 2-14 giorni (da 4 a 7 giorni in media) dopo la puntura di zanzara. La febbre è alta e compare all’improvviso. Le persone colpite possono anche notare un’eruzione cutanea che ricorda il morbillo. Secondo l’Istituto Pasteur, i sintomi possono anche intensificarsi dopo una breve remissione di 3 o 4 giorni. Per questi casi di dengue classica, la convalescenza dura circa due settimane.

Possono verificarsi anche forme più gravi. Riguardano meno del 5-1% dei casi sintomatici, secondo Public Health France, che cita dati dell’OMS. Questi casi sono caratterizzati da emorragie multiple, in particolare cerebrali, gastrointestinali e cutanee (febbre dengue emorragica) o dalla sindrome da shock. Queste complicazioni possono essere pericolose per la vita.

Trattamento e immunità

Non esiste un trattamento specifico per curare la febbre dengue. Il trattamento è principalmente sintomatico, in particolare per il dolore e la febbre. Attenzione però, l’aspirina e gli antinfiammatori non steroidei sono controindicati per il rischio di sanguinamento. Il paracetamolo, invece, viene spesso utilizzato per alleviare il dolore.

Come specificato sul sito Public Health France, la dengue o “influenza tropicale” è una malattia infettiva che presenta quattro sierotipi diversi (da DEN1 a DEN 4). L’immunità dopo l’infezione esiste, ma riguarda solo il sierotipo infettante. Puoi quindi contrarre la febbre dengue più volte nel corso della tua vita. Secondo l’Istituto Pasteur, le infezioni pregresse aumentano il rischio di sviluppare una forma grave di dengue in caso di reinfezione.

Come prevenire le malattie

Il modo migliore per prevenire le malattie è proteggersi dalla zanzara tigre. Secondo il Ministero della Salute, all’inizio del 2023, la zanzara vettore Aedes albopictus era presente in 71 dei 96 dipartimenti della Francia continentale. Oltre al controllo delle zanzare, come quello organizzato questa settimana a Parigi, è importante la protezione personale, con l’uso di repellenti o indossando abiti lunghi e larghi quando ci si trova in zone in cui l’insetto è attivo.

Questa protezione prevede anche il controllo periodico in casa dei luoghi favorevoli alla proliferazione delle larve, come ad esempio le zone in cui l’acqua potrebbe ristagnare, ad esempio un vaso di fiori, un innaffiatoio o anche uno spazzolone poco strizzato.

Il Ministero della Salute incoraggia inoltre i viaggiatori verso i paesi in cui circola il virus della dengue ad adottare misure di protezione personale durante le ore di attività delle zanzare. Se si sviluppa una malattia febbrile durante ed entro 7 giorni dal rientro dalle vacanze, è necessario consultare un medico il più presto possibile.

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