Conosci le tre pandemie più mortali della storia?

-
Con il passare degli anni compaiono nuove malattie, la maggior parte delle quali contagiose, che possono colpire il mondo intero.

Joana Campos Portogallo meteoritico 06/10/2024 10:00 5 minuti

Poiché viviamo in una società, è normale che siamo più vulnerabili alla diffusione delle malattie. Alcuni sono facili da contenere, ma altri possono scatenare una pandemia globale e causare molte vittime.

Le tre pandemie più mortali della storia

Sebbene non vi sia completa certezza sui numeri, soprattutto per le pandemie più vecchie, fino ad ora c’è un consenso riguardo al più mortale della storia. Cominciamo dal 3° classificato, che dei tre ha avuto il minor numero di vittime, anche se il numero era comunque piuttosto elevato.

3 – AIDS o HIV

Questa pandemia, rilevata all’inizio degli anni ’80 negli Stati Uniti, ha causato finora più di 40 milioni di morti e si stima che circa 38 milioni di persone siano infette da questo virusdue terzi dei quali sono registrati in Africa.

L’HIV (virus dell’immunodeficienza umana) si diffonde attraverso i fluidi corporei delle persone infette, come sangue, latte materno, sperma e fluidi vaginali. Anche se l’AIDS è incurabile, i progressi della medicina hanno permesso ai pazienti di vivere una vita lunga e dignitosa. grazie a nuove cure, diagnosi precoce e, soprattutto, strategie di prevenzione e sensibilizzazione.

2 – La Morte Nera o Peste Bubbonica

Questa pandemia – che raggiunse il suo apice tra il 1347 e il 1353 – è considerata la più devastante della storia umana. Deriva dal bacillo Yersinia pestis, trasmesso dalle pulci dei ratti (Xenopsylla cheopis).

In soli sei anni sono morti tra il 60 e il 65% degli abitanti della penisola iberica. Si stima inoltre che abbia causato tra i 30 e i 75 milioni di morti in Eurasia.

Durante la cura dei pazienti, i medici mettevano delle erbe sul bordo della maschera, ritenendo che questo creasse una sorta di barriera che li proteggesse dal contagio. Credito immagine: Getty Images.
Durante la cura dei pazienti, i medici posizionavano delle erbe sul bordo della maschera, ritenendo che ciò creasse una sorta di barriera che li proteggesse dal contagio. Credito immagine: Getty Images.

Una delle immagini più famose della Morte Nera è quella delle maschere chiodate. Queste mascherine venivano utilizzate perché, a causa della scarsa conoscenza della malattia all’epoca, si pensava che l’infezione si diffondesse attraverso l’aria contaminata.

1 – Vaiolo

Innanzitutto, abbiamo la pandemia di vaiolo che costò la vita a circa 500 milioni di persone ! Si ritiene che abbia avuto origine in India e se ne trovano tracce in Asia e in Africa prima dell’era cristiana.

Si ritiene che sia stato il più probabile colpevole della misteriosa e catastrofica epidemia di Atene che, secondo Tucidide, uccise un terzo della popolazione nel 430 a.C., innescando il declino di questa civiltà democratica.

Fortunatamente, un vaccino promosso da Lady Montagu e testato da Edward Jenner nel 1796 fermò gradualmente la diffusione di questa malattia. Così, nel 1977, fu registrato l’ultimo caso di questa malattia, con un tasso di mortalità del 30%.

Che dire dell’influenza spagnola o dell’influenza polmonare?

Come abbiamo già accennato, ci sono state e ci sono tuttora diverse pandemie che stanno devastando diverse società. Anche l’influenza spagnola, derivata dal virus influenzale, pur non figurando in questa lista a causa della grande incertezza delle vittime, si è distinta per il suo impatto a livello mondiale.

Sebbene non sia nella lista delle pandemie più mortali, si stima che questa influenza abbia ucciso più persone dell’AIDS e della Morte Nera.

Si stima che il bilancio delle vittime sia compreso tra 17 e 100 milioni di persone. ! Alcune analisi hanno dimostrato che il virus è particolarmente mortale scatenando una tempesta di citochine, che distrugge anche il sistema immunitario più forte.

Tuttavia, studi più recenti sostengono che il grande impatto di questa pandemia sia stato dovuto alla malnutrizione e alla mancanza di igiene e campi medici e ospedali sovraffollati (durante la prima guerra mondiale) che favorirono la superinfezione batterica.

-

PREV Ottobre rosa: anche a Tolosa i quartieri sensibilizzano sulla lotta contro il cancro al seno
NEXT ARLES Ottobre Rosa: l’importanza dell’autopalpazione del seno