Quali sono i principali fattori di rischio per il cancro al seno?
«Sono diversi: età, storia familiare, mutazione dei geni BRCA1 e BRCA2 (geni che tutti hanno e che riparano i danni cellulari, ndr) e fattori ambientali legati allo stile di vita: alcol, fumo, sovrappeso, obesità, sedentarietà, lesioni a rischio, alta densità del seno alla mammografia. Infine, l’inizio precoce del ciclo mestruale o l’inizio tardivo della menopausa possono aumentare il rischio di cancro al seno. »
Anche il lavoro notturno è un fattore di rischio?
“Sì, il lavoro notturno è stato recentemente riconosciuto come un fattore di rischio per il cancro al seno. Questo riconoscimento si basa su un accumulo di prove epidemiologiche. Infatti, le interruzioni dell’orologio biologico possono alterare la produzione di melatonina, un ormone che svolge un ruolo protettivo contro le cellule tumorali. Il calo della produzione di melatonina così come i disturbi ormonali legati al lavoro notturno potrebbero aumentare il rischio di cancro in generale e quindi del seno. Questi risultati hanno spinto diverse organizzazioni sanitarie in Francia a sottolineare l’importanza di limitare il più possibile l’esposizione al lavoro notturno, in particolare tra le donne. »
Cosa possiamo fare per ridurre il rischio di sviluppare il cancro al seno?
“Intervenire sul proprio stile di vita può aiutare a limitare i rischi di cancro al seno, ad esempio: evitare sovrappeso e obesità, praticare attività fisica regolare, limitare il consumo di alcol, evitare il fumo. Si raccomanda un monitoraggio regolare tramite autopalpazione per rilevare anomalie nel seno. La mammografia di screening rimane il metodo più efficace per individuare precocemente le lesioni. In Francia, ogni due anni viene offerto uno screening mammografico organizzato per le donne di età compresa tra 50 e 74 anni, il che ha salvato molte vite. Infine, offriamo test genetici per identificare le persone ad alto rischio, cioè le persone che hanno avuto nella loro famiglia più membri affetti da cancro al seno e alle ovaie. »
La ricerca ha fatto progressi nella diagnosi precoce dei tumori?
Dal punto di vista radiologico si stanno facendo progressi. Il lavoro scientifico utilizza l’intelligenza artificiale per analizzare le immagini mammografiche e identificare gli aspetti radiologici che potrebbero indicare lo sviluppo del cancro al seno. Questi studi rappresentano una prospettiva promettente ma dobbiamo attendere i risultati finali per sapere se è vantaggioso applicarli nella pratica clinica attuale. »
Qual è lo stato di avanzamento della ricerca?
“Ci sono stati progressi significativi nella gestione del cancro al seno sia quando il cancro è localizzato (fase adiuvante) sia in fase metastatica. Per quanto riguarda i trattamenti adiuvanti, disponiamo di progressi nelle terapie mirate: ad esempio, i farmaci vengono utilizzati per trattare il cancro al seno HER2-positivo prendendo di mira specificamente alcune cellule tumorali. Abbiamo anche la possibilità di utilizzare l’immunoterapia per il cancro triplo negativo, che è più aggressivo. Ora offriamo la chirurgia preventiva per i pazienti con mutazioni BRCA (quindi non per tutti i pazienti). Questa mastectomia è coperta al 100%. Esiste infine un ultimo approccio, quello del vaccino personalizzato contro il cancro, che sta suscitando scalpore nella comunità scientifica. Sebbene promettente, lo sviluppo di vaccini antitumorali personalizzati è ancora in fase di ricerca. »