Esprimendo un tifo a favore della Palestina ieri, durante l'incontro di Champions League tra PSG e Atlético de Madrid al Parc des Princes (1-2), il Collectif Ultras Paris non si aspettava certamente tali ripercussioni. Questa mattina, il ministro degli Interni, Bruno Retailleau, ha riformulato il club della capitale affermando che questo tipo di messaggio non può entrare negli stadi, mentre questo pomeriggio abbiamo appreso che il direttore generale del PSG, Victoriano Melero, così come il presidente del FFF, Philippe Diallo, saranno convocati nei prossimi giorni al Ministero degli Interni.
Il resto dopo questo annuncio
Finora muta, la CUP ha reagito con un comunicato stampa diffuso in prima serata sui suoi social network per cercare di spegnere l'incendio, indicando che questa iniziativa non aveva in alcun modo l'intenzione di diffondere un messaggio di odio: “A seguito delle varie polemiche riguardanti lo spettacolo sugli spalti di ieri sera, sono necessarie alcune precisazioni da parte nostra: in nessun caso questo tifo voleva trasmettere un messaggio di odio, anzi, il messaggio che l'ha accompagnato è esplicito ed è un appello alla pace tra i popoli. In nessun caso abbiamo avuto bisogno dell'aiuto o della compiacenza del nostro club per la creazione o l'implementazione. Si è svolto interamente in una palestra della periferia parigina. Questo argomento delicato ci ha spinto a prendere accordi in anticipo per non danneggiare il nostro club”.
Pub. IL 07/11/2024 18:14
– AGGIORNAMENTO 07/11/2024 21:06