Disturbi del neurosviluppo e suicidio nei bambini: quali sono i collegamenti?

Disturbi del neurosviluppo e suicidio nei bambini: quali sono i collegamenti?
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Uno studio condotto su 21 bambini e adolescenti ricoverati all’ospedale Necker-Enfants-Malades per un tentativo di suicidio “grave” ha rivelato la presenza di almeno un disturbo dello sviluppo neurologico nel 70% di loro e di almeno un disturbo comportamentale nel 65% di essi . Risultati che ci incoraggiano a prendere in considerazione gli aspetti dimensionali dei sintomi del neurosviluppo per identificarli e prevenirli meglio. Riepilogo dell’autore.

Il suicidio rappresenta un grave problema di salute pubblica tra i bambini e gli adolescenti. Tuttavia, in questa popolazione, nonostante la letteratura sembri favorire un legame tra rischio suicidario e disturbi del neurosviluppo, esistono ancora pochi studi sull’argomento. La descrizione psicopatologica dei bambini che hanno compiuto un tentativo di suicidio ad alto potenziale di letalità, definibile “grave”, sembrerebbe simile a quella dei bambini che si sono suicidati. Lo scopo di questo studio è stato quello di caratterizzare gli aspetti dimensionali del profilo dello sviluppo neurologico di una popolazione di bambini e adolescenti ricoverati presso l’ospedale Necker-Enfants-Malades per un “grave” tentativo di suicidio.

Metodo

Questo è uno studio osservazionale, prospettico, monocentrico. Questionari per la raccolta di informazioni generali e scale dimensionali del neurosviluppo (iAutismo-tic, ADHD, e inventario di altre comorbiditàScala di reattività sociale e Conners-3 per i genitori). Questo studio ha incluso 21 pazienti di età compresa tra 9 e 15 anni al momento del loro ricovero.

Risultati

I risultati hanno supportato la presenza di almeno un disturbo dello sviluppo neurologico (tratti autistici, disturbo da deficit di attenzione con o senza iperattività, disturbo dell’apprendimento o disturbo motorio) nel 70% (non=14) dei soggetti e almeno un disturbo comportamentale (disturbo oppositivo provocatorio, disturbo della condotta) nel 65% (non=13) di questi soggetti.

Conclusione

La frequenza osservata di tratti favorevoli ai disturbi dello sviluppo neurologico nella nostra popolazione è stata superiore a quella osservata nella popolazione generale, senza che i sintomi presentati potessero essere oggetto di una diagnosi categorica. Prendere in considerazione gli aspetti dimensionali dei sintomi dello sviluppo neurologico consentirebbe quindi di identificare meglio i bambini che presentano un rischio suicidario e di fornire loro cure più adeguate per contribuire alla prevenzione del suicidio nei bambini.

Collegamento tra disturbi dello sviluppo neurologico e rischio di suicidio nei bambini / Collegamento tra disturbi dello sviluppo neurologico e rischio di suicidio nei bambini, Julie Lévy-Bencheton, Pauline Chaste, Mélisande Sansen, Ospedale pediatrico per i malati di collo, EM Consult, 24 marzo 2024, Doi: 10.1016/j.encep.2023.12.002

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