Uno stipendio di 240.000 franchi all’anno: “non male!” direbbe senza dubbio la maggioranza degli svizzeri. Ma non Wolfgang Winter, a giudicare dalle sue azioni. Nel 2012 l’uomo assume la guida di Elvetino, la filiale della CFF specializzata nella ristorazione ferroviaria. Un’attività terminata improvvisamente nel 2017, senza che fossero state rivelate le ragioni del licenziamento. Ma un atto d’accusa ottenuto dalla «Schweiz am Wochenende» ci permette ora di vedere le cose con maggiore chiarezza.
Parallelamente alla sua attività di direttore della Elvetino, Wolfgang Winter avrebbe creato un’azienda importatrice di articoli per la ristorazione cinese. Prodotti poi venduti a prezzi esorbitanti a… Elvetino. Non solo la merce era costosa, ma si rivelò anche di scarsa qualità: un sacco di articoli importati furono semplicemente buttati via perché non soddisfacevano gli standard svizzeri. Resta il fatto che con un margine lordo del 75%, secondo la procura di Zurigo, quest’attività avrebbe fruttato a Wolfgang Winter più di 200.000 franchi.
Cosa accontentare il sessantenne? Non ancora. Durante il suo mandato, ha attinto due volte al budget per gli aumenti salariali per aumentare le sue entrate e pagarsi dei bonus. Imbrogli compiuti senza l’approvazione del consiglio di amministrazione. Inoltre avrebbe approfittato della sua posizione per soggiornare in alberghi di lusso e viaggiare in business class, a spese delle FFS. Stravaganze, sempre contro la politica aziendale, che sarebbero costate 200.000 franchi in quattro anni.
Ma tutto ha una fine, e il pot aux roses finì per essere scoperto da un dipendente di Elvetino, nel 2017, al termine di uno di questi sontuosi e costosi viaggi. E, sette anni dopo il suo licenziamento, Wolfgang Winter deve affrontare la giustizia. Individuato anche per aver pagato tangenti a un suo amico impiegato presso l’Elvetino, l’uomo, oggi 67enne, è accusato di cattiva gestione, frode e corruzione. Apparirà il 7 maggio a Zurigo.
