A Parigi le biciclette superano le auto

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Questa volta è lì, la moto ha detronizzato l’auto nella capitale francese. Secondo uno studio condotto dall’Istituto della Regione di Parigi, oggi nella capitale l’11,2% degli spostamenti viene effettuato in bicicletta – rispetto al 3% nel 2010 – rispetto al solo 4,3% in auto. Tuttavia, il mezzo di trasporto più diffuso resta comunque il camminare (53,5%), seguito dal trasporto pubblico (30%).

La prevalenza della bicicletta è ancora maggiore nelle periferie interne (Hauts-de-Seine, Seine-Saint-Denis e Val-de-Marne), con il 18,9% degli spostamenti, rispetto al 6,6% dell’auto. Nelle grandi periferie, invece, è l’auto a restare il mezzo più utilizzato per spostarsi. E nell’intera regione il trasporto pubblico rappresenta il 45% contro il 33% dell’auto.

Oggi nella capitale l’11,2% degli spostamenti viene effettuato in bicicletta – rispetto al 3% del 2010 – rispetto al solo 4,3% in auto.

Lo studio fornisce altri risultati molto interessanti, come il fatto che il tempo medio di percorrenza è di 92 minuti al giorno nei giorni feriali, 67 minuti il ​​sabato e 49 minuti la domenica. Complessivamente il 39% dei viaggi avviene per motivi professionali. Lo studio rileva inoltre che… l’80% degli utenti della tangenziale vive fuori Parigi.

3.337 residenti nell’Ile-de-France dotati di localizzatori GPS

Il che dovrebbe far riflettere chi contesta la politica di limitazione del traffico sulla tangenziale del municipio di Parigi. Ed è proprio questo l’aspetto divertente di questo studio, poiché fornisce argomenti sia alla squadra in carica, sia alla sua opposizione. Il municipio di Parigi si è infatti rallegrato di accogliere l’ascesa della bicicletta attribuendola all’attuazione del suo piano ciclistico 2021-2026 (+ 130 km di piste ciclabili, aiuti all’acquisto, sviluppo di Vélib’…), mentre l’opposizione puntava il dito alla politica anti-auto della città: riduzione dei parcheggi, aumento del prezzo della sosta, sovrapprezzo per i SUV, modifica dei piani di traffico, pedonalizzazione, ecc.

Lo studio ha quindi diversi meriti, quello di aiutarci a comprendere meglio le abitudini dei parigini, e quello di alimentare il dibattito pubblico. Realizzato su richiesta di un consorzio di quattordici partner pubblici (la Regione, i quattro consigli dipartimentali delle grandi banlieue, la città di Parigi, la SNCF, la RATP), ha potuto essere realizzato attrezzando, dal 2022 al a metà aprile 2023, 3.337 residenti nell’Ile-de-France dotati di localizzatori GPS che registrano i loro movimenti, e dovrebbe in ogni caso essere rinnovato l’anno prossimo.

FH

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