Domenica alle 14, l'USAP inizierà la sua campagna europea con una trasferta ad Amsterdam (Paesi Bassi) per affrontare la squadra sudafricana Toyota Cheetahs. Ma con quali ambizioni?
Questo fine settimana inizia la Coppa dei Campioni 2024-2025. Una quarta edizione consecutiva per l'USAP che affronterà in questa prima giornata di gare un avversario senza precedenti. Domenica alle 14, il sangue e l'oro si recheranno ad Amsterdam, nei Paesi Bassi, per affrontare una squadra… sudafricana: i Toyota Cheetahs. Una partita atipica che si giocherà all'NRCA Stadium, lo stadio di casa della nazionale olandese, che ha una capienza di 5.000 posti. Uno stadio vecchio stile che accoglierà tanti tifosi olandesi, sudafricani ma anche catalani, che dovrebbero essere più di un centinaio in trasferta ad Amsterdam.
Dietro, l'USAP ospiterà gli irlandesi del Connacht (domenica 15 dicembre alle 14) e i gallesi di Cardiff (sabato 11 gennaio alle 14), prima di recarsi in Italia per sfidare le Zebre di Parma (domenica 19 gennaio alle 14). 16:00 h 15). Ma quali sono le vere ambizioni del Perpignan in questa Challenge Cup?
11 partite senza vittorie, quasi 12 anni senza successi in trasferta
Difficile scrivere che l'USAP si presenti a questa competizione con reali ambizioni. È chiaro che le sarebbe piaciuto poterlo giocare, soprattutto perché ottenere la qualificazione non è così difficile. Nella formula attuale, dove si qualificano quattro delle sei squadre del girone, basta vincere “solo” due partite per accedere agli ottavi. Problema: dalla sua ascesa, il sangue e l'oro non hanno avuto successo. Non vincono da 11 partite della Challenge Cup. L'ultima volta è stata ad Aimé-Giral, contro i Newport Dragons (22-16), grazie soprattutto alle due mete di Tom Ecochard e Baptiste Plana.
Da allora, nessuna vittoria. Anche contro avversari abbordabili come gli Emirates Lions o il Newcastle la scorsa stagione. Quel che è peggio, l'USAP non vince fuori casa in Coppa dei Campioni dal 12 gennaio 2013 e dalla trasferta di Guernica (vittoria per 15-50). All'epoca, Jérôme Schuster, Lifeimi Mafi e Armand Batlle segnarono una doppietta. Da allora, le varie squadre USAP – spesso composte da giovani – non sono mai riuscite a vincere fuori dalla Francia.
Questa stagione può essere un obiettivo. Ma con quasi la metà della rosa professionistica indisponibile, sarà dura lottare in questa Coppa dei Campioni, senza perdere energie o perdere giocatori per le scadenze importanti della Top 14. Ad oggi, i pilastri di sinistra Giorgi Beria e Bruce Devaux, pilone di destra Akato Fakatika, seconde linee Marvin Orie e Posolo Tuilagi, terze linee Alan Brazo, Patrick Sobela e Jacobus van Tonder, mediani d'apertura Tommaso Allan e Jake McIntyre, così come le ali Lucas Dubois e Théo Forner non sono disponibili. Il tallonatore Ignacio Ruiz e il numero 8 Joaquín Oviedo sono in congedo, mentre la seconda fila Adrien Warion, la terza fila Lucas Bachelier e il centro Eneriko Buliruarua sono in dubbio. Al contrario, il centro delle Fiji Apisai Naqalevu ha scontato la sua squalifica di cinque partite e farà domanda per la partita di domenica ad Amsterdam.
Questa Coppa dei Campioni, comunque, servirà di più a dare tempo a chi ne è privo. Pensiamo alle prostitute Victor Montgaillard e Vakhtang Jintcharadze, al pilone destro Nemo Roelofse, alla seconda linea Mathieu Tanguy, alla terza linea Noé Della Schiava e Max Hicks, ai mediani di mischia Sadek Deghmache e James Hall, al centro Job Poulet, all'ala Jefferson-Lee Joseph, così come a alcuni giovani. Alcuni dirigenti, che hanno lavorato duro nelle ultime settimane, si calmeranno per poi tornare in forma per le prossime tre partite della Top 14 a Parigi e Lione, e contro La Rochelle. Perché questa è la priorità oggi… La Challenge Cup è solo un bonus.