Vangelis Pavlidis è stato l’eroe della serata quando ha segnato la prima tripletta del Benfica in appena mezz’ora, ma un finale di partita epico, apoteotico e straziante ha portato il Barcellona dal 4-2 al 4 a 5, vittoria ottenuta nell’ultima partita. giocata di gioco di Raphinha (90+5 minuti), in cui gli aquilotti protestavano per un rigore. I Reds hanno a rischio la presenza ai play-off per accedere agli ottavi, essendo ora 18esimi, con 10 punti, e avendo anche una trasferta difficile a Torino nell’ultimo turno per affrontare la Juventus, mentre il Barcellona, secondo, con 18, si classifica direttamente agli ottavi.
Bruno Lage sorprende lasciando Di Maria in panchina, pur garantendo che l’argentino fosse “al 100%”, optando per Akturkoglu e Schjelderup per affiancare Pavlidis. Nel Barça il dubbio più grande era tra i pali, con Szczesny al posto di Iñaki Peña.
Vangelis conquista il paradiso
In un’atmosfera frenetica, Yamal aprì le ostilità con un facile colpo nelle mani di Trubin e, in risposta, Tomás Araújo ha realizzato una grande variazione sulla fascia per Carreras, che è avanzato sulla fascia sinistra e ha crossato a metà campo, Schjelderup ha simulato e aperto lo spazio per l’ingresso di Pavlidis, che, in un primo momento, ha tirato senza scampo al portiere polacco per aprire il punteggioa due minuti.
Poco dopo il terzino spagnolo ruba palla a Yamal e realizza un bellissimo cross, ma la deviazione di Aursnes finisce di poco a lato. D’altra parte, Lewandowski ha mancato la prima grande occasione, ma non la seconda. Allertato dal video arbitro, Danny Makkiele si è avvicinato al monitor per rivedere la partita Il colpo di Tomás Araújo su Balde mira alla massima punizione. L’attaccante polacco non gli ha reso la vita facile e ha ripristinato la paritàa 12 minuti.
Uguaglianza consentita culés sistemare le proprie idee e riprendersi dallo spavento provocato dal primo gol. Con calma e guidati dall’irriverenza di Yamal, i catalani crescono, ma subiscono un altro duro colpo nel loro momento migliore. Al 23′, un lancio lungo di Otamendi crea confusione, Szczesny è andato quasi a centrocampo e non ha avvisato Balde, i due si sono scontrati e hanno lasciato Pavlidis a porta aperta per segnare il gol. bis.
La lezione è stata ben studiata dal rosso che, cinque minuti più tardi, richiama il Barcellona a centrocampo e, con una rapida uscita a sinistra, sempre con Carreras in ottima manovra, guida e serve nel corridoio centrale Aursnes che, in un primo momento, gioca una trivela tra laterali e Centrale, Akturkoglu arriva primo e viene atterrato da Szczesny. Rigore trasformato da Pavlidis, autore della prima tripletta del Benfica in mezz’ora!
Fino all’intervallo il Barcellona si è sistemato nel centrocampo del Benfica, ma senza creare pericoli. La ripresa inizia allo stesso modo, senza cambi di attori, e con Koundé che spreca una buona occasione in ripresa. Nell’altra area, Schjelderup isola l’Aursnes con un gran passaggio, ma Ronald Araújo impedisce il tiro del nordico.
Da insolito a frenetico
L’assalto è continuato blaugrana in area, senza occasioni chiare: Yamal tira sopra il palo, Lewandowski non fa nulla per deviare il cross di Pedri, che poco dopo tira tra le mani di Trubin. Tuttavia, successivamente, Trubin ha messo la palla a terra, ha provato a calciarla in avanti e ha colpito la testa di Raphinha, con la palla che si dirigeva lentamente verso la porta, al 64′..
Un momento insolito che ha aperto la porta alla ripresa… per tre minuti. Questo perché, nell’altro centrocampo, è consentito un recupero alto Schjelderup entra in area vicino alla linea di fondo, il nordico crossa nell’area piccola per Pavlidis, ma è Ronald Araújo a deviare nella propria porta (68′) e tradisce Szczesny.
Un gioco di botta e risposta che, nonostante la calma momentanea, non si fermerebbe qui. A 77 minuti, Carreras è stato riconosciuto colpevole di aver afferrato e abbattuto Lamine Yamal all’interno dell’area, provocando un’altra punizione massima, prontamente trasformata da Lewandowski. 4-3 e mancano ancora 10 minuti alla fine, esclusi i tempi di recupero.
Redenzione ed epica
Si stava già indovinando cosa sarebbe venuto da qui. All’86’, su calcio d’angolo, Pedri si è spostato sul secondo palo, dove il nuovo arrivato Eric García è apparso all’improvviso saltando e di testa da solo per il pareggio.! Negli sconti, Di Maria ha avuto una grande occasione per assicurarsi i tre punti scappando da solo sotto la fascia sinistra, ma il suo cross è stato ben parato da Szczesny che si è riscattato..
Nell’ultima giocata della partita, su punizione alzata in area dall’argentino, il Benfica chiede un rigore a Leandro Barreiro, ma il Barcellona ribatte con Raphinha, che fa tutto da solo e segna la rimonta..
Flashscore Gioco Man: Raphinha (Barcellona).