“Leonard Peltier sta tornando a casa!È questo il grido di gioia di Tom Morello, chitarrista del gruppo rock americano Rage Against The Machine dopo l’annuncio dell’uscita di Leonard Peltier. I Rage Against The Machine hanno ricordato la storia di quest’uomo nel video musicale per il suo titolo Libertàrilasciato nel 1995 e ha sempre fatto campagna per il suo rilascio. Questo viene ora fatto per l’uomo che a volte è stato anche chiamato “il Mandela degli indiani”.
Lunedì 20 gennaio Joe Biden, che aveva già effettuato numerose grazie e commutazioni di sentenze, ha compiuto gli ultimi gesti di clemenza poco prima dell’insediamento di Donald Trump. Il presidente democratico uscente ha commutato in arresti domiciliari la condanna all’ergastolo di Leonard Peltier, 80 anni, un attivista nativo americano incarcerato per l’omicidio del 1975 di due agenti dell’FBI. Un affare inventato secondo i suoi difensori.
Se Joe Biden non ha perdonato del tutto questo condannato, la sua decisione gli consente di continuare la pena in casa e non più dietro le sbarre dove già si trovava da quasi mezzo secolo.
L’amministrazione Biden ha in particolare giustificato questa decisione spiegando che: “Nazioni tribali, vincitori del Premio Nobel per la pace, ex funzionari delle forze dell’ordine (incluso l’ex procuratore degli Stati Uniti il cui ufficio ha supervisionato il procedimento giudiziario e l’appello del signor Peltier), dozzine di legislatori e organizzazioni per i diritti umani sostengono fortemente la concessione della clemenza al signor Peltier, citando la sua età avanzata, le sue malattie , stretti legami e leadership all’interno della comunità dei nativi americani, nonché la considerevole durata della sua permanenza in prigione”.
L’ONG Amnesty International, che da anni chiede il rilascio di Leonard Peltier, ha infatti accolto con favore questa decisione. “alla luce delle gravi preoccupazioni in materia di diritti umani riguardo all’equità del suo processo”.
Come ricorda la ONG, “Leonard Peltier, un nativo americano Anishinaabe-Lakota, era un membro dell’American Indian Movement (AIM), che difende i diritti dei nativi americani. Il 26 giugno 1975, durante uno scontro che coinvolse membri dell’AIM nella riserva indiana di Pine Ridge (South Dakota), due agenti dell’FBI, Ronald Williams e Jack Coler, furono uccisi. Anche un membro dell’AIM, Joseph Stuntz, è stato ucciso. Leonard Peltier fu giudicato colpevole dell’omicidio dei due ufficiali nel 1977 e condannato a due ergastoli consecutivi. Ha sempre sostenuto la sua innocenza”.
“Permangono seri dubbi sull’equità del processo e sulla condanna di Leonard Peltier, in particolare perché l’accusa si è astenuta dal rivelare elementi che avrebbero potuto contribuire alla sua difesa”ha scritto Amnesty International in una lettera indirizzata alla Casa Bianca il 3 luglio 2024, chiedendo la grazia.
“Finalmente è finita, vado a casa”diretto da Leonard Peltier dal collettivo NDNun gruppo per i diritti dei nativi del South Dakota. “JVoglio mostrare al mondo che sono una brava persona con un buon cuore. Voglio aiutare le persone, come mi ha insegnato mia nonna”. aggiunge.