Il ‘VAR’ invita a questo turno

Il ‘VAR’ invita a questo turno
Il ‘VAR’ invita a questo turno
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Era come un cratere nel mezzo della partita. Niente di quello che era successo fino a quel momento aveva importanza e, ovviamente, niente di quello che era successo dopo. La pena di La luna SU Swedberg Ha segnato il futuro della sfida come non accadeva da molto tempo nel calcio spagnolo. Soprattutto perché, come ormai sarà noto, l’azione finì con un gol – un gran gol – di Mbappe che, evidentemente, non sarebbe dovuta salire sul tabellone.

Altro sul Real Madrid

E poi si potrà analizzare l’azione da diversi punti di vista, si potrà misurare l’intensità del contatto e anche se la misura della scarpa dello svedese fosse regolamentare o meno, ma una volta conosciuti i fatti bisognerà individuare i colpevoli fuori.

Il primo, al mondo Montero che è stato, paradossalmente, quello che ha visto meglio l’azione e quello che ha deciso che non era rigore. Per questo motivo non apparirà, o almeno non per un po’, nei video della televisione del Real Madrid e non verrà molestato dalla tribuna bianca. Nessuno dei due Hernandez Hernandezal VAR, che ha avuto il suo peso anche scegliendo di non avvisare l’arbitro principale.

Entrambi, quindi, hanno invitato un altro round Coppa al Real Madrid che, come tutte le grandi squadre, orienta il suo discorso a seconda da quale parte arrivano le decisioni arbitrali. Perché sì, è molto difficile immaginare che questa giocata, con lo stesso esito, sarebbe avvenuta contro i bianchi ma, se così fosse, quello che sembra impossibile è valutare fino a che punto le denunce sarebbero state ascoltate. Le ore di video e paragrafi d’inchiostro che sarebbero sorti come risultato di tutto ciò.

Un Bernabéu di emozioni

Con tutto ciò, il Bernabeu È stato un vero e proprio crescendo di emozioni questo giovedì sera. Li ha esaminati tutti in 120 minuti. Prima la rabbia con i suoi per il 2-5 contro l’Arabia, poi la gioia dei gol e, infine, il nervosismo dei supplementari. Si è conclusa, sì, con il sollievo del passaggio.

Anche così, sembra che abbia scelto i suoi “colpevoli” di tutto questo. Tchouamenisenza dubbio, è uno di questi ed è stato fischiato per tutta la partita e un altro lo è Ancelottia cui non si può perdonare il fatto che la squadra, già nella seconda parte di stagione, non ha ancora le idee chiare di gioco e affida tutto all’epopea della maglia. Questa volta, grazie ai favori, la catastrofe fu evitata. Vediamo cosa succede nella prossima puntata.

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