quando il primo ministro François Bayrou e il re Filippo si invitano a “Le Grand Cactus”

quando il primo ministro François Bayrou e il re Filippo si invitano a “Le Grand Cactus”
quando il primo ministro François Bayrou e il re Filippo si invitano a “Le Grand Cactus”
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François Bayrou e Élisabeth Borne al Grand Cactus. ©cattura/TIpik

Per testare la sua velocità nel prendere le decisioni – e rassicurare i francesi – Jérome de Warzée gli ha poi posto una domanda diretta: cosa farebbe in caso di un nuovo incendio a Notre-Dame de Paris?

Notre-Dame de Paris brucia ancora. Ecco, adesso. Cosa fai?“, si chiede la conduttrice. “Brucia… brucia. I vigili del fuoco vanno al fuoco… Ah, fa caldo… Notre-Dame, questo splendore architettonico la cui costruzione iniziò nel XII secolo“, esordisce François Bayrou, totalmente fuori tema. “No, ma lì brucia, bisogna fare presto”insiste il presentatore. “Sì, ho ascoltato la tua richiesta e me ne occuperò immediatamente.” risponde allora il finto Primo Ministro, prendendogli il telefono. “Ah, chiami i vigili del fuoco?” suppone Jérome de Warzée. “Uh no, mando un messaggio a Marine (Le Pen)”risponde il comico, scatenando le risate del pubblico.

“E cosa ti ha risposto?” chiede ancora il presentatore. “Tutta colpa dei migranti”annuncia il finto François Bayrou, provocando nuove risate. “Ma non puoi lasciare che Marine Le Pen guidi le tue decisioni”.insiste il presentatore. “E per la cattedrale in fiamme, cosa facciamo?“, continua.

Dopo qualche secondo di riflessione, il finto ministro offre una “soluzione”: “Va bene, va bene, ho un’idea. L’immigrato responsabile di questo nuovo incendio verrà rimandato a casa. Non importa se è minorenne con una gamba sola”. Una risposta che lascia dubbiosa “Élisabeth Borne”: “Ma come fa a sapere di essere un minore immigrato con una gamba sola?»

Viene da Marine. Lo apprende da Giordano Bardella, che lo sa da fonti attendibili, che lo apprende da un giornalista da fonti attendibili”spiega lo pseudonimo François Bayrou. “Un giornalista investigativo? “Élisabeth Borne” ironizza poi. “Sì, Cyril Hanouna”conclude, suscitando ancora una volta l’ilarità generale.

Il re Filippo si autoinvita alla festa

Anche se lo sketch sembrava volgere al termine, senza contare l’entrata in scena del falso re Filippo, in un rallentatore degno di un effetto cinematografico. “Accelereremo”, dice Jérome de Warzée. “Sì, se questi due avessero dovuto negoziare gli accordi di Yalta, la seconda guerra mondiale sarebbe finita nel 1964”. scala Isabelle Hauben, nel ruolo di Élisabeth Borne.

Dopo alcuni scambi folli, il re confidò allo pseudo François Bayrou: “IoSono davvero felice di conoscerti, tu che sei così dinamico, così veloce, così efficiente.“Un’adulazione che fa la gioia del presidente del Consiglio, che si lascia scappare a lungo”Ooooh… sono venuto.” Una battuta che provoca un’altra risata, prima che il re Filippo, interpretato da Martin Charlier, concluda con esilarante compostezza: “A volte ci si sente bene.

Uno schizzo in cui ritrovarsi Il grande cactus da questo giovedì 16 gennaio integrale su Auvio.

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