EAi suoi tempi, nel mezzo della guerra di trincea di Rue de Solférino, François Hollande praticava maliziosamente l’arte della sintesi. Nel bene e nel male. Piccolo estimatore dell’eredità Corrézien, Olivier Faure probabilmente non utilizzerebbe questa terminologia. Ma con l’avvicinarsi del voto sulla mozione di censura cofirmata dal resto della sinistra, è proprio un delicato connubio quello che il primo segretario dovrà cercare di realizzare, tra l’estensione della postura di “responsabilità” che ha voluto spettacolo dopo la caduta di Michel Barnier e la delusione di buona parte delle sue truppe nell’ascoltare la dichiarazione di politica generale.
Ospite delle 20:00 su TF1 questo martedì sera, il deputato della Senna e Marna ha cercato di sbarcare il lunario. Da un lato, sulle pensioni…
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