all’istruzione nazionale, grandi aspettative sono rimaste insoddisfatte

all’istruzione nazionale, grandi aspettative sono rimaste insoddisfatte
all’istruzione nazionale, grandi aspettative sono rimaste insoddisfatte
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Il primo ministro François Bayrou durante la sua dichiarazione di politica generale all’Assemblea nazionale a Parigi il 14 gennaio 2025. JULIEN MUGUET PER “IL MONDO”

Per i responsabili dell’istruzione nazionale che speravano in una direzione di bilancio e politica, il discorso di politica generale pronunciato da François Bayrou martedì 14 gennaio non ha illuminato l’orizzonte. Davanti all’Assemblea Nazionale, il Primo Ministro è rimasto molto evasivo riguardo alla politica educativa che intende perseguire.

Rimpiangendo “il grado [de l’école française] oggi in matematica e francese”, si lamentò “il più grande dei nostri fallimenti”, non “ sono le vittime più deboli. François Bayrou ha insistito sulla necessità di ripensare l’orientamento dei giovani, facendo propria una delle parole d’ordine di Emmanuel Macron sulla “lotta agli arresti domiciliari”, e ho ripreso uno degli slogan degli ultimi mesi difendendo “promuovere la lettura contro gli schermi”.

Il primo ministro si è però discostato dal contenuto scritto del suo discorso, letto contemporaneamente dal ministro dell’Istruzione nazionale davanti al Senato. Rispettando il copione, Elisabeth Borne ha così annunciato la volontà del governo di generalizzare la situazione “pausa digitale”testato al collegio dal settembre 2024, riformare la formazione continua e la formazione iniziale degli insegnanti – progetto interrotto dallo scioglimento dell’Assemblea nazionale nel giugno 2024 –, o addirittura avviare “una grande consultazione sull’orario scolastico”.

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Francia

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