Lo skipper francese Charlie Dalin (MACIF Santé Prévoyance) ha ottenuto una vittoria tanto attesa e duramente guadagnata nella regata non-stop intorno al mondo in solitaria del Vendée Globe 2024 quando ha tagliato il traguardo al largo di Les Sables d’Olonne in questo gelido martedì mattina al largo Costa della Vandea.
In tal modo esorcizza lo spettro dell’edizione 2021-2021 quando ha tagliato il traguardo per primo solo per essere sostituito da Yannick Bestaven che ha portato una ricompensa in tempo di 10 ore e 15 minuti per aver aiutato nel salvataggio di un rivale colpito il cui IMOCA era affondato improvvisamente nell’Oceano Australe.
Ma la vittoria di Dalin oggi è enfatica e realizzata in maniera impeccabile. Il 40enne infrange il record della gara del 2016! Come durante l’ultima regata, Dalin è stato il leader più costante di questa decima edizione della regata, il risultato vincente di accoppiare una barca di nuova generazione perfettamente preparata, affidabile a tutto tondo, polivalente, guidata da uno skipper che è un maestro stratega meteorologico , in grado di mantenere un livello di prestazione eccezionale per tutta la durata della gara.
Dalin ha guidato al Capo di Buona Speranza e a Capo Leeuwin e ha inseguito il rivale di lunga data Yoann Richomme (PAPREC ARKÉA) oltre Capo Horn a soli 9 minuti e 30 secondi di distacco. Prendendo il comando il 30 dicembre nell’Atlantico meridionale emergente da un complesso sistema meteorologico al largo di Rio, Dalin è stato in vantaggio da allora.
Uno dei suoi successi più importanti è stata una corsa audace, superando una mostruosa bassa pressione nell’Oceano Antartico, un sistema che portava venti di 50-60 nodi e mari enormi dietro di lui, minacciando danni di rottura della barca se lo avesse catturato. Ma la mossa, in quel momento, ha dato a Dalin e Sébastien Simon (Groupe Dubreuil), allora secondo, un vantaggio di oltre 500 miglia. Ma per il resto è stata l’affidabilità della sua barca e il mantenimento in gran parte intatte di tutte le sue vele ad aver contribuito maggiormente al suo vantaggio finale.
Layline del cortile
Ieri pomeriggio e ieri sera Dalin si è goduto un approccio finale relativamente tranquillo alla costa della Vandea passando per i campi di allenamento del Finistèria dove ha affinato le sue abilità nella classe Figaro nella quale ha vinto il campionato francese offshore in solitaria e è salito sul podio di La Solitaire du Figaro quattro volte prima di passare alla classe IMOCA nel 2019.
Le prestazioni di Dalin all’IMOCA negli ultimi tre anni e durante questo Vendée Globe sono state elevate in modo misurabile da una rivalità e da un’amicizia rispettosa con Richomme, che risale alla classe Figaro quasi dieci anni fa.
Nel Figaro, Dalin ha collezionato cinque podi consecutivi tra il 2018 e il campionato assoluto della stagione nel 2014, Richomme ha vinto due volte La Solitaire du Figaro, nel 2016 battendo Dalin di cinque minuti e dieci secondi dopo quattro tappe di gare in solitaria, tre delle quali oltre i 400. miglia di lunghezza.
Lo scorso autunno Dalin ha mancato due importanti regate transatlantiche a causa di un problema medico, una battuta d’arresto che lo ha visto tornare con un atteggiamento cambiato, più rilassato nei confronti della vita, ma ancora più motivato a recuperare il tempo perduto. Ha trascorso una lunga vacanza estiva in acqua con la sua famiglia e ancora una volta, tra le due transatlantiche in solitaria consecutive di questa primavera, si è assicurato di staccare completamente la spina per ricaricare le batterie.
Architetto navale formatosi a Southampton, in Inghilterra, che nota come suo primo grande successo velico da studente la vittoria della Commodore’s Cup sul Solent con i colori britannici, la mente acuta e osservatrice di Dalin elabora sempre dettagli e miglioramenti, contribuendo in ogni fase alla progettazione del MACIF Santé Prévoyance, il design Verdier lanciato nel 2022, simile concettualmente al precedente APIVIA.
Dalin corre per MACIF dal 2015, primo nella classe Figaro, e la sua vittoria con i loro colori regala una seconda vittoria al Vendée Globe per il colosso assicurativo francese dopo la vittoria di debutto nel 2012 di Francois Gabart, la cui società MerConcept gestisce il progetto.