Udine, 5 dicembre – Il Friuli Venezia Giulia si prepara a celebrare l’Epifania con i tradizionali falò epifanici, un momento ricco di significati e simboli che rappresenta una delle tradizioni più radicate e sentite della regione. I fuochi, con i loro diversi nomi come foghere, pignarul e panerili, sono un momento di coesione e di celebrazione del patrimonio culturale locale, ma è fondamentale conciliarli con il rispetto dell’ambiente e della salute collettiva per preservare nel tempo questa antica pratica. tempo .
L’assessore regionale alla Tutela dell’Ambiente, Fabio Scoccimarro, sottolinea l’importanza di gestire i falò in modo responsabile per evitare impatti negativi sulla qualità dell’aria. Quando le condizioni atmosferiche favoriscono il ristagno di particolato e sostanze inquinanti, gli incendi possono contribuire a peggiorare la situazione. Lo spegnimento dei falò subito dopo l’evento e la corretta rimozione dei materiali residui sono azioni fondamentali per ridurre le emissioni nocive e migliorare la qualità dell’aria per tutti.
Arpa FVG ha elaborato studi e proposte per migliorare la qualità dell’aria durante i falò dell’Epifania, offrendo soluzioni concrete e consigli utili. Oltre a spegnere gli incendi, è importante smaltire correttamente i residui, utilizzando le ceneri come risorsa nei terreni agricoli e collaborando con il servizio di raccolta rifiuti per la rimozione dei materiali nei contesti urbani. L’aggregazione dei falò e l’organizzazione di eventi più centralizzati può aiutare a ridurre l’impatto ambientale e migliorare il controllo sulle emissioni nocive.
Celebrare con consapevolezza i falò epifanici non significa rinunciare alla tradizione, ma valorizzarla in una prospettiva moderna che armonizza il rispetto delle radici culturali con la tutela dell’ecosistema. In questo modo questa pratica potrà essere tramandata alle generazioni future, preservando la qualità dell’aria e la bellezza del territorio. L’auspicio per il 2025 non è legato solo alle antiche arti divinatorie dei falò epifanici, ma anche alla loro gestione responsabile per il benessere della comunità, conclude l’assessore Scoccimarro.
ARC/Com/EP