Dopo alcune settimane di colloqui, è “altamente probabile” un accordo tra il gruppo francese e l'assicuratore italiano sull'unione delle loro attività di gestione patrimoniale.
Presto un nuovo campione europeo dell'asset management? Da tre settimane il gruppo BPCE, nato dalla fusione delle Banques Populaires e delle Caisses d'Epargne, ha avviato trattative con la compagnia assicurativa italiana Generali. Obiettivo: coniugare le attività di gestione dei prodotti di risparmio e di assicurazione sulla vita. “Le discussioni procedono molto bene”, confidano diverse fonti a BFM Business, che ritengono che un accordo sia “altamente probabile”, forse addirittura a “gennaio”.
Per il momento Generali ha un patrimonio gestito di 840 miliardi di euro. Natixis, filiale del gruppo BPCE, gestisce 1.300 miliardi di euro. Unendosi, le due società potrebbero quindi sperare di competere con il leader europeo del settore, Amundi, filiale di Crédit Agricole, e il suo patrimonio di 2.200 miliardi di euro.
Verso la parità di gestione
«I principali punti di governance sono stati risolti», conferma a BFM una persona vicina alla vicenda. Se le trattative avessero successo, la joint venture sarebbe posseduta in parti uguali dai due gruppi. La gestione spetterebbe all'attuale capo della filiale di gestione di Generali, Woody Bradford, mentre il direttore generale della filiale di gestione di Natixis, Philippe Setbon, verrebbe nominato numero 2. Infine, il direttore generale di BPCE, Nicolas Namias, potrebbe assumere la presidenza. .
Desiderosa di rimanere competitiva sul mercato internazionale, Amundi aveva già aperto un dialogo con Generali lo scorso anno, studiando anche un'alleanza con Axa. Quest'ultima ha infine venduto quest'estate il suo asset management a BNP Paribas.