La CCF prevede di tagliare più di 1.400 posti di lavoro

La CCF prevede di tagliare più di 1.400 posti di lavoro
La CCF prevede di tagliare più di 1.400 posti di lavoro
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Riprendendo ufficialmente la 1È Gennaio 2024 la filiale francese del gruppo HSBC, che aveva pagato 1,6 miliardi di euro per disimpegnarsi dalla Francia, My Money Group (MMG), controllata dal fondo d'investimento americano Cerberus, si era impegnata a non licenziare nessun posto di lavoro per un anno nella banca, ribattezzata CCF, marchio scomparso nel 2000. Ma dall'inizio di ottobre la direzione aveva fatto capire ai rappresentanti del personale che era arrivato il momento della riorganizzazione.

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Mercoledì 4 dicembre il direttore generale della MMG, Niccolò Ubertalli, ha presentato ai rappresentanti del personale e poi a tutti i dipendenti un progetto di “trasformazione profonda” che prevede il reinserimento della forza lavoro del gruppo (la rete CCF, gli specialisti delle attività di finanziamento e le funzioni di supporto) da 3.912 a 2.484 persone, ovvero 1.428 persone pari al 36% della forza lavoro. Il numero delle agenzie CCF sarà ridotto da 235 a 151.

La direzione intende favorire le partenze volontarie, ma non esclude partenze forzate al termine del processo di discussione, che durerà diversi mesi.

Il top di gamma

“Ci aspettavamo una riorganizzazione significativa, quindi non è una sorpresa, anche se, in proporzione all’organico, stiamo senza dubbio battendo un record rispetto ai piani recentemente annunciati in altre aziende”, afferma Philippe Usciati, rappresentante del CFDT, che prevede che le future partenze avverranno tra il terzo trimestre del 2025 e la fine del 2026.

Unica piccola consolazione ai suoi occhi negli annunci di oggi: le 151 agenzie previste corrispondono al top di gamma inizialmente menzionato dal management, che è passato da 120 a 150. “D’altronde, in termini di posizioni, sono nella versione altasi lamenta. Sapevamo che il piano sarebbe stato almeno intorno ai 1.000 o poco più, ma siamo ben oltre. »

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La direzione non quantifica in questa fase il costo della riduzione del personale ma precisa che, qualunque essa sia, la riorganizzazione sarà accompagnata da 100 milioni di euro di investimenti in tecnologia, formazione e implementazione di un nuovo metodo di remunerazione, soprattutto per i venditori.

L'elenco delle agenzie che dovrebbero chiudere non è stato ancora stilato, ma si baserà su tre criteri principali, copertura territoriale, redditività e potenziale di sviluppo commerciale. Con conseguenze già prevedibili: Parigi e altre grandi città francesi da sole dovrebbero rappresentare il 60% dello sforzo, con alcune agenzie a poche centinaia di metri l'una dall'altra.

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