La Procura nel corso degli atti di requisitoria ha annunciato di esigere sentenze di ineleggibilità contro tutti gli imputati, “modulate” secondo le responsabilità di ciascuno.
“Conseguenze gravissime”: cosa rischia davvero Marine Le Pen se condannata?
“Un attacco alla democrazia”
La leader del Raggruppamento nazionale Marine Le Pen ha denunciato mercoledì la volontà di “escluderla dalla vita politica” dopo le richieste della Procura.
“Un attacco alla democrazia”, una “cedenza” contro la figura emblematica del RN e tre volte candidato alle presidenziali, ha accusato anche il presidente del partito Jordan Bardella.
“L’unica cosa che interessava alla Procura era Marine Le Pen poter chiedere la sua esclusione dalla vita politica (..) e poi il Raggruppamento Nazionale poter rovinare il partito”, ha affermato alla fine il capo dei deputati del RN delle requisizioni.
Due anni e mezzo prima delle elezioni presidenziali del 2027, ha anche denunciato “il desiderio della procura di privare i francesi della possibilità di votare per chi desiderano”.
“L’accusa non è nella giustizia: è nell’implacabilità e nella vendetta contro Marine Le Pen”, ha aggiunto Jordan Bardella sul social network X.
“Le sue scandalose requisizioni mirano a privare milioni di francesi del loro voto nel 2027. È un attacco alla democrazia”, ha insistito.
Proprio come il presidente del partito, molti funzionari eletti della RN hanno pubblicato foto di se stessi con Marine Le Pen sotto l’hashtag #JeSoutiensMarine.
Stessa indignazione tra le altre componenti della destra nazionalista e dell’estrema destra francese.
“Che scandalo! Marine Le Pen deve potersi candidare alle elezioni presidenziali. Non spetta a un giudice decidere chi è eleggibile. Spetta ai francesi”, ha detto Sara Knafo, eurodeputata del partito zemmorista Riconquête. , su X.
“Questa accusa contro Marine Le Pen vuole mettere la museruola al popolo francese”, ha lanciato anche il sovranista Nicolas Dupont-Aignan.
Confortata dalla costante ascesa della Rn negli ultimi anni, anche dopo lo scioglimento dell’Assemblea nazionale seguito alle elezioni europee di giugno, Marine Le Pen punta ora al 2027.
Nel frattempo, la RN dispone anche di una forte influenza poiché ha nelle sue mani le sorti del governo di Michel Barnier, che potrebbe contribuire a rovesciare se aderisse ad una mozione di censura presentata dalla SINISTRA.
Una situazione che potrebbe verificarsi se il governo, avvalendosi dell’articolo 49-3 della Costituzione, entro la fine dell’anno facesse approvare il bilancio 2025 dall’Assemblea nazionale.