dopo la R5, Renault rilancia la sua mitica 4L in versione elettrica

dopo la R5, Renault rilancia la sua mitica 4L in versione elettrica
dopo la R5, Renault rilancia la sua mitica 4L in versione elettrica
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“Libertà 4 di sempre. » Libertà per sempre. Lo slogan, un omaggio alla mitica 4L, campeggia su giganteschi manifesti lungo la tangenziale di Parigi, vicino alla Porte de Versailles, dove dal 14 al 20 ottobre si tiene il Salone dell’Automobile di Parigi.

È qui che, fin dall’inizio, Renault mette fine ad una suspense sapientemente mantenuta e rivelata, al suono di una canzone di Gilbert Bécaud (Tornerò per te), la versione del 21° secolo di questo veicolo ancorato alla storia di innumerevoli famiglie.

Otto milioni di 4L vendute in tutto il mondo

Prodotta in quindici stabilimenti dal 1961 al 1992, la Renault 4 del passato ha venduto 8 milioni di unità. Come riassunto da Aurélien Subsol, direttore prodotto della marca di diamanti, lei era la “Il coltellino svizzero dell’auto”a proprio agio in città come in campagna, anche nel deserto, come dimostra il Trofeo 4L, raid di solidarietà riservato agli studenti.

La nuova Renault 4, city car disponibile anche in versione off-road, si pone il duplice obiettivo di versatilità e praticità. Come sul modello originale, il portellone si abbassa molto e aiuta a proteggere la schiena quando si sistemano le valigie nel bagagliaio, che ha un volume generoso (420 litri). Il sedile del passeggero anteriore è abbattibile, così come la panca posteriore, per consentire, ad esempio, il trasporto di scaffali lunghi oltre due metri.

Più di 400 chilometri di autonomia

Ovviamente paragoniamo questo nuovo veicolo all’antenato che lo ha ispirato. “Ci sono i fari a forma di capsula, una calandra luminosa che richiama la caratteristica calandra anteriore o addirittura, su alcune versioni, il tetto apribile in tela, che rafforza la sensazione di libertà”elenca Aurélien Subsol. Il motore sarà esclusivamente elettrico, con due versioni, che offrono rispettivamente più di 300 e più di 400 chilometri di autonomia.

Poco costosa, la 4L ha contribuito a democratizzare l’auto. E la sua nuova versione, insiste Fabrice Cambolive, direttore della marca Renault, aiuterà “democratizzare l’elettricità”per restituirlo “accessibile e desiderabile”. Ma mentre questo veicolo è annunciato per il 2025, Renault sta attenta a non anticipare i prezzi. Lui conferma soltanto che il suo posizionamento sarà più alto rispetto a quello dell’altra vettura cult presentata fino ad oggi, la Renault 5. Una R5 apparsa nelle concessionarie lo scorso fine settimana e la cui versione più basic costerà circa 25.000 euro. Più lunga (4,14 m contro 3,92 m) e più spaziosa della R5, la 4L poteva essere proposta a partire da poco meno di 30.000 euro.

Ampliare la portata elettrica

Per avere una Renault elettrica decisamente più economica ma di segmento inferiore bisognerà attendere l’uscita, nel 2026, della futura Twingo. Ma, constata Arnaud Aymé, amministratore delegato Francia della società Sia Partners, “a parte alcuni modelli come l’Opel Mokka o la Fiat 600, la 4L in definitiva ha poca concorrenza tra le auto familiari elettriche”. E Renault “fa bene ad ampliare rapidamente la propria autonomia 100% elettrica”, mentre la normativa europea abbassa dal 2025, per ciascun produttore, il livello medio massimo di emissioni di CO2 dei veicoli nuovi, considerando tutte le motorizzazioni. In caso contrario, i produttori dovranno affrontare pesanti multe.

Prodotto a Maubeuge (Nord), su una catena di montaggio simile a quella del vicino sito di Douai per la R5, la 4L fa parte dell’attuale “neo-retrò”. “Una tendenza apparsa un quarto di secolo fa, una strategia che, a seconda dei casi, ha funzionato più o meno bene, osserva il giornalista automobilistico Roman Scobeltzine. Non ha aiutato molto a rilanciare il Maggiolino Volkswagen ma ha dato i suoi frutti per la Fiat 500.” Alla guida del ritorno vittorioso di questa leggendaria Fiat Cinquecento nel 2007 c’era un certo Luca de Meo, allora maestro del marketing della casa italiana e ora a capo della Renault.

Attingere alla propria eredità per distinguersi dai produttori cinesi

Alcuni vedono il neo-retrò come una manifestazione di mancanza di ispirazione. Ma per questo specialista la Renault se la cava bene “reinventarsi attingendo alla propria eredità”. È anche, secondo lui, “un modo per distinguersi dai giovani concorrenti cinesi, che si presentavano con una moltitudine di veicoli senza una vera personalità”.

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► Renault abbina l’elettricità all’idrogeno

Lunedì 14 ottobre al Motor Show di Parigi, Renault ha presentato una concept car chiamata Emblème. La sua particolarità? Combina l’elettricità con l’idrogeno (con una “ricarica completa” completata in un minuto) per offrire un’autonomia di 1.000 chilometri. Beneficiando anche di un’aerodinamica innovativa, questo SUV di lusso, lungo 4,80 metri, offre, secondo il capo della Renault Luca de Meo, “una riduzione del 90% dell’impronta di carbonio durante l’intero ciclo di vita” rispetto ad un veicolo comparabile.

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