Presentando ieri una denuncia contro Ousmane Sonko al Consiglio costituzionale, la coalizione dei liberali Takku Wallu Senegaal mira a invalidare la lista di Pastef per le elezioni legislative anticipate del 17 novembre. Non è più una battaglia tranquilla, ma un duello spietato tra le due strutture. Par Bokar Sakho –
I liberali non avevano tempo da perdere. Non appena è stato pubblicato il decreto ministeriale sulle coalizioni e sui partiti convalidato dalla Direzione generale delle elezioni (DGE), sono iniziate le battaglie politiche. E la prima salva è stata lanciata dalla Coalizione Takku Wallu Senegaal composta dall’Alleanza per la Repubblica (Apr), dal Partito Democratico Senegalese (Pds), dalla Convergenza Bokk gis-gis, dall’Unione dei Centristi del Senegal (Ucs) e altri feste nutrite dall’influenza di Me Abdoulaye Wade durante la loro giovinezza prima della loro separazione per vari motivi e dell’inaspettata riunione del momento.
La lista di questa classe d’opposizione guidata da Macky Sall ha presentato ricorso al Consiglio costituzionale contro Ousmane Sonko, capolista della maggioranza presidenziale per le elezioni legislative del 17 novembre. La denuncia presentata da Me Antoine Mbengue mira a invalidarlo a causa della presunta ineleggibilità di Sonko. All’attuale primo ministro è stata impedita la candidatura durante le elezioni presidenziali del 24 marzo che hanno consentito l’elezione di Bassirou Diomaye Faye, da lui soprannominato a causa delle sue convinzioni nel caso Mame Mbaye Niang. Nonostante le decisioni favorevoli delle alte corti di Ziguinchor e Dakar, il Consiglio costituzionale ha invalidato il suo dossier, precedentemente respinto dalla DGE che si era rifiutata di consegnargli il modulo di domanda. Anche se nel frattempo c’è la controversa adozione della legge sull’amnistia, che secondo diversi esperti non riguarderebbe questa condanna. Come in tempo di elezioni, i dibattiti giuridico-giudiziari getteranno, secondo l’interpretazione di tutti, una pallida sfumatura sulla scena politico-mediatica. Oggi lo stesso Dge, guidato ovviamente da un nuovo capo, gli ha concesso il congedo. In attesa della decisione dei 7 Re Magi nelle prossime ore….
Capo della lista nazionale del Samm sunu kaddu (Ssk), Barth’ potrebbe ritrovarsi nella stessa situazione scottante. Ma Takku Wallu Senegaal ha senza dubbio firmato un gentlemen’s agreement con i califisti e i suoi alleati con i quali ha creato un’intercoalizione in alcuni dipartimenti nonostante le incoerenze ideologiche e un passato recente molto tumultuoso, fermato al leader di Pastef. Ma la Ssk aveva già misurato i rischi scommettendo sul sindaco di Dakar condannato in via definitiva per l’affare Ndiaga Diouf. Ma i suoi sostenitori assicurano che non gli è mai stata notificata la sua rimozione dalle liste elettorali, e che ha legato il suo destino a quello di Sonko. Ma non si sa mai se un’altra coalizione potrebbe agire? Gli è successo del bene o del male? Aspetta e vedrai!
Tra Pastef e Takku Wallu Senegaal la battaglia infurierà. Perché il frettoloso ritorno di Macky Sall potrebbe essere interpretato dal potere come una dichiarazione di guerra. Il ritorno sulla scena dell’ex capo dello Stato, appena 6 mesi dopo la sua partenza dalla presidenza, mira a “spartire” il campo politico tra le due entità impegnate in una battaglia esistenziale: consolidare il suo potere per il partito Pastef e riavviare volontariamente una macchina fatto una pausa per evitare una vittoria per Amadou Ba, per aprile. Possiamo già sentire l’odore… del sangue!
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