“Vorrei che il signor Bouchez smettesse di insultare la memoria di mio padre”

“Vorrei che il signor Bouchez smettesse di insultare la memoria di mio padre”
“Vorrei che il signor Bouchez smettesse di insultare la memoria di mio padre”
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“Ad agosto le condizioni non erano soddisfatte” spiega il presidente del MR, a Le Soir, dell’arrivo delle nuove reclute. “Per un motivo semplice: non voleva rinunciare agli impegni passati. Questa volta, abbiamo discusso, ha fatto ammenda e ha effettuato un riscatto pubblico aderendo ai valori del MR. Non ha mandato, è un semplice attivista e alla minima deviazione verrà escluso. Sono ragazzi di 20 anni. A quell’età Jean Gol era tra gli studenti comunisti”.

“Scioccante”

“Sig. Bouchez deve sapere quanto sarebbe stato scioccante per mio padre essere convocato per giustificare l’appartenenza di candidati di estrema destra al partito liberale”.indica la Liegi. “Vorrei, in altre parole, che il signor Bouchez smettesse di invocare il nome di mio padre e di insultare la sua memoria paragonando la sua carriera a quella dei candidati di un movimento che tanto detestava, soprattutto in quanto nipote di deportati.

“Georges-Louis Bouchez sta disperdendo l’eredità di Jean Gol”, afferma Jules Gheude

Poco più di un anno fa, Deborah Gol ha pubblicato un libro, scritto insieme a Rosita Winkler, volto in particolare a ricordare il viaggio di suo padre e le sue origini. In “Il signor Magendavid è venuto a salutarci…”La signora Gol ripercorre gli eventi che portarono alla nascita di Jean, figlio di Léa Karny e Stanislas Gol, ma anche futuro vice primo ministro del Regno del Belgio. L’obiettivo di questo libro era proteggere l’eredità di Jean Gol, che, a trent’anni dalla sua morte, viene talvolta utilizzato contrariamente ai valori che dovrebbe trasmettere.

La sua opera ebbe un tale impatto sulla storia del liberalismo belga che i suoi successori intitolarono a lui il loro centro studi. Oggi, il centro Jean Gol è diventato un’arma nella guerra culturale guidata da Georges-Louis Bouchez.

“Per inciso, i fatti menzionati dal signor Bouchez sono errati. All’età di 20 anni mio padre era uno studente socialista e non comunista. In precedenza, intorno ai 16 anni, aveva nutrito simpatie per i comunisti belgi, come molti giovani degli anni Cinquanta, perché questo movimento aveva nelle sue fila molti ex combattenti della resistenza. Questo confronto non è giusto.

Nel 2022, anche Jules Gheude, saggista ed ex stretto collaboratore di Jean Gol, credeva che “Georges-Louis Bouchez [dilapidait] l’eredità di Jean Gol”.

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