Mohamed Mbougar Sarr ha visto la sua vita trasformarsi radicalmente dopo aver vinto il Premio Goncourt nel 2021 per il suo romanzo “La memoria più segreta degli uomini”. In un’intervista al quotidiano Le Soleil, l’autore racconta di aver visitato una trentina di paesi sparsi in quattro continenti. Esprime la difficoltà di adattarsi alla velocità di quello che definisce un “vortice rapido e vorace”.
Questi numerosi viaggi furono legati soprattutto alla promozione della sua opera, provocando continue richieste, inviti e talvolta proposte slegate dal mondo letterario. “A una certa ora tornavo a casa solo per cambiare la valigia”, ricorda lo scrittore. Questo ritmo frenetico ha influito sulla sua salute, sul suo equilibrio mentale e sul tempo dedicato alla scrittura. Ricorda: «Mi svegliavo anche nel cuore della notte senza sapere in che paese mi trovavo».
Nonostante queste difficoltà, Mohamed Mbougar Sarr non si rammarica di nulla. Considera questo periodo una “magnifica avventura” e si dice consapevole del suo privilegio. I viaggi gli hanno permesso di scoprire paesi e persone straordinarie, ricordando ad esempio un memorabile soggiorno in Brasile dove ha provato profonda gratitudine. Secondo il sito del nostro collega Kawtef, Mohammed Mbougar Sarr sta già pensando ai suoi futuri progetti letterari, anticipando le conseguenze di “La memoria più segreta degli uomini”.