Ribadendo l’impegno del governo a interagire in modo costruttivo con gli emendamenti presentati dai gruppi parlamentari e dai deputati, Sekkouri ha sottolineato la necessità di fare leva “l’intelligenza collettiva» al fine di concretizzare l’insieme degli emendamenti e delle proposte secondo le tre priorità contenute nel discorso del Sua Maestà il Re Mohammed VI in occasione dell’apertura della prima sessione del quinto anno legislativo della nona legislatura. Tali priorità riguardano, ricordiamolo, la tutela del classe operaia “considerato l’anello debole dell’equazione”, la tutela della filiera produttiva nazionale “che rispetta la legge”, ma anche la tutela della salute e della sicurezza dei cittadini “attraverso la garanzia del servizio pubblico e la buona erogazione dei servizi vitali” .
Il diritto di sciopero, pilastro essenziale delle libertà collettive e asse principale del dialogo sociale, è oggetto di accese discussioni in ambito politico, sindacale e parlamentare in vista di una riforma senza precedenti. Nel corso di una riunione dedicata, venerdì 29 novembre 2024, alla presentazione delle priorità del bilancio 2025 davanti ai membri della commissione per l’istruzione, la cultura e gli affari sociali della Camera dei Consiglieri, Younes Sekkouri, ministro dell’Inclusione economica, dei piccoli Imprese, lavoro e competenze, ha delineato le linee del disegno di legge organico sul diritto di sciopero. Secondo lui, questo testo promette di conciliare le aspettative dei lavoratori, le richieste dei datori di lavoro e le esigenze di un clima di lavoro dignitoso. Ritorno a un progetto legislativo che suscita speranza e dibattito.
Per quanto riguarda il pene detentiveil Ministro del Lavoro si è detto d’accordo sull’abolizione di queste sanzioni in caso di sciopero legale e autorizzato: “Tra i 334 emendamenti presentati dai diversi gruppi parlamentari della Camera dei Rappresentanti, che ho letto integralmente, sono lieto di annunciare che io e il governo abbiamo deciso di abolire le pene detentive in caso di sciopero legale e autorizzato”, ha dichiarato durante le interrogazioni udienze orali alla Camera dei Deputati.
Al fine di ammorbidire ulteriormente il testo del citato disegno di legge, Younes Sekkouri ha annunciato importanti cambiamenti come la rimozione delle restrizioni sugli scioperi politici, sugli scioperi di solidarietà e sugli scioperi alternativi, inclusi nella versione iniziale del disegno di legge. Allo stesso modo, sarà ridotta la durata del preavviso di sciopero, ha precisato il ministro, sottolineando che il termine imposto nel testo iniziale era eccessivamente lungo. “Abbiamo concordato una misura che garantisca il rispetto della produzione, sia per i datori di lavoro che per i dipendenti che scelgono di non scioperare”, ha aggiunto. In questo senso, ha espresso il desiderio di garantire “sia ai datori di lavoro che ai lavoratori trattative che si risolvano, idealmente, senza ricorso allo sciopero”.
Su queste rivendicazioni si concentrerà maggiormente la riunione della Commissione Settori Sociali, prevista per martedì 3 dicembre. Tuttavia, altre modifiche fondamentali, incentrate su “l’abrogazione della disposizione che vieta lo sciopero politico”, “l’abrogazione della disposizione che vieta lo sciopero alternato” e “la rimozione del divieto di sciopero di solidarietà”, dovevano essere esaminate in vista della votazione durante questa sessione.
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