Gli agenti penitenziari di tutta la provincia si rifiutano di aprire le celle dei detenuti in solidarietà con il loro collega, ancora in condizioni critiche dopo essere stato aggredito da un prigioniero durante il fine settimana. Alcune attività nei centri di detenzione e nei tribunali sono rimaste paralizzate martedì mattina.
Inserito alle 11:06
L’ufficiale penitenziario aggredito da un detenuto nel carcere di Sorel-Tracy è ancora in coma e, secondo le nostre informazioni, potrebbe addirittura perdere la vista.
L’aggressione avvenuta domenica pomeriggio nel carcere di Sorel-Tracy è stata notificata alla polizia.
Secondo le nostre informazioni, l’agente ha ricevuto diversi colpi alla testa, provocando una possibile frattura del cranio. Al momento dell’incidente la vittima era sola con il detenuto. Il detenuto sospettato di aver aggredito il dipendente è un uomo sulla trentina.
Le circostanze di questo violento attacco hanno creato ondate di shock tra gli agenti penitenziari di tutta la provincia. La carenza di personale, gli straordinari obbligatori e le condizioni carcerarie sempre più difficili minano il senso di sicurezza dei dipendenti.
Alcuni agenti penitenziari hanno manifestato martedì mattina davanti al centro di detenzione di Sorel-Tracy. Secondo le nostre informazioni, altri ufficiali di pace nelle carceri di tutta la provincia si rifiutano di aprire le celle dei detenuti per un periodo indefinito.
Questa mobilitazione a sostegno del collega paralizza parte delle attività in carcere, ma anche in diversi tribunali. A causa della mancanza di personale che li accompagnasse in tribunale, diversi detenuti non si sono presentati e alcuni casi sono sospesi fino a nuovo avviso.
Il Ministero della Pubblica Sicurezza (MSP) non ha risposto immediatamente alla nostra richiesta di intervista.
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