Grazia a Hunter Biden: condoniamo Trump e incoraggiamo il cinismo

Grazia a Hunter Biden: condoniamo Trump e incoraggiamo il cinismo
Grazia a Hunter Biden: condoniamo Trump e incoraggiamo il cinismo
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Donald Trump ha sfruttato a proprio vantaggio il cinismo nei confronti della classe politica sin dalla campagna del 2016.

Ieri Joe Biden ha appoggiato questa strategia concedendo la piena grazia presidenziale a suo figlio, ignorando la promessa spesso ripetuta di non farlo.

Una pessima decisione

In un clima politico particolarmente polarizzato e di fronte a un avversario che ha già abusato gravemente del suo potere per perdonare qualcuno, Joe Biden ha scelto di proteggere suo figlio e di risparmiargli la prigione.

Biden ha giustificato la sua decisione sostenendo che suo figlio era vittima della politicizzazione del sistema giudiziario. Gli ha concesso la grazia che lo tutela per tutto il periodo 2014-2024, sottraendolo definitivamente alle grinfie dei repubblicani che riprenderanno il potere il 20 gennaio.

Se riusciamo a capire che il presidente 82enne vuole porre fine alla sua vita insieme a suo figlio e che la sua famiglia è già stata colpita da numerose tragedie, Hunter Biden non è una vittima.

Non solo il figlio Biden è stato riconosciuto colpevole di ciò di cui era stato accusato dopo i dovuti processi, ma ha ampiamente beneficiato della notorietà di suo padre per ottenere posizioni, e stipendi enormi, che le sue sole capacità non giustificavano.

Dopo Bill Clinton (suo fratellastro) e Donald Trump (padre di suo genero), Joe Biden diventa il terzo presidente a concedere la grazia a un membro della sua famiglia.

È del tutto possibile che ciò che ricordiamo è che lo abbia fatto utilizzando lo stesso argomento di colui che è allo stesso tempo il suo predecessore e il suo successore. Ha messo una persona cara prima del bene della nazione.

I “patrioti” del 6 gennaio 2021

Il periodo attuale è segnato da quella che considero la perdita di una bussola morale all’interno della classe politica e dell’elettorato. Conta solo la vittoria e i principi vengono relegati molto indietro.

Quando Donald Trump occuperà nuovamente lo Studio Ovale, sappiamo già che non esiterà a ricorrere alla grazia presidenziale. Sarà poi compito dei suoi lacchè scatenare un branco di sostenitori che ricorderanno a tutti il ​​caso del figlio di Biden.

Tra quelli in attesa del 47e Il presidente mantiene una promessa della sua campagna elettorale del 2024, troviamo quelli che hanno preso d’assalto il Campidoglio nel gennaio 2021.

Ci sono molti dietro le sbarre, alcuni per un reato grave in una democrazia, la sedizione.

Se vi vengono i conati di vomito al solo accenno a queste presunte grazie, chiedetevi come sono arrivati ​​fin lì i nostri vicini. Quindi, ripensa al perdono di Biden nei confronti di suo figlio.

Ciò che Trump ha già fatto e sta per fare è oltre misura, ma questo sistema è ormai indebolito da tempo.

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