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L’“epurazione” di La France insoumise su schede più o meno favorevoli
Figura storica della France Insoumise (LFI) ma non investita della sua quota nel Nuovo Fronte Popolare (NFP), Danielle Simonnet ha avuto un buon vantaggio, con il 41,87% nel 15° collegio elettorale di Parigi di cui è deputata uscente. Molto indietro la candidata ufficiale dell’NFP, la sindacalista Céline Verzeletti, con il 22,87%.
Ex vicino a Jean-Luc Mélenchon, anch’egli caduto in disgrazia, deputato della LFI dal 2017, Alexis Corbière è arrivato primo nella 7e collegio elettorale di Seine-Saint-Denis con il 40,19%, davanti al candidato “ribelle” responsabile dell’NFP, Sabrina Ali-Benali, che ha ottenuto il 36,4% dei voti.
La sua compagna, Raquel Garrido, deputata ribelle uscente, invece, ha raccolto solo il 23,65% dei voti nel suo collegio elettorale di Seine-Saint-Denis, davanti ad Aly Diouara, candidata ufficiale dell’NFP al 33,10%. La sindaca dell’UDI di Drancy, Aude Lagarde, seconda con un punteggio del 24,56%, avrebbe una carta da giocare in caso di voto triangolare grazie ad una riserva di voti a destra.
A Marsiglia, la divisione di “ribelle” ha beneficiato il Raggruppamento Nazionale (RN) nella 5a circoscrizione elettorale delle Bouches-du-Rhône, dove il candidato di estrema destra Franck Liquori si è classificato primo con il 25,77% dei voti. Dietro di lui, i due candidati dichiarati NFP sono testa a testa, con soli 565 voti di differenza: Hendrik Davi, il dissidente della LFI, ottiene il 24,44% dei voti, mentre Allan Popelard, che ha ricevuto l’investitura ufficiale, ottiene il 23,32%. dei voti.