Insoddisfatto, il 94% degli studenti boicotta gli esami

Insoddisfatto, il 94% degli studenti boicotta gli esami
Insoddisfatto, il 94% degli studenti boicotta gli esami
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I futuri camici bianchi non decollano nonostante i confortanti impegni del governo riguardo al nuovo sistema di formazione medica. Nonostante la ripresa del dialogo con il governo Akhannouch, il blocco continua per il 7° mese consecutivo, a causa della mancanza di un compromesso.

Determinati a portare fino in fondo la lotta, gli studenti hanno finito per boicottare gli esami di fine anno previsti a partire da mercoledì 26 giugno, in segno di insoddisfazione per l’offerta del governo, le cui linee generali sono state presentate martedì. dal portavoce del governo, Mustapha Baitas.

Mercoledì le aule delle varie Facoltà di Medicina, Farmacia e Odontoiatria erano deserte. Secondo le informazioni della Commissione nazionale degli studenti di medicina, odontoiatria e farmacia (CNEMEP), il 94% degli studenti ha boicottato gli esami di apertura della sessione primaverile, annunciati da Mustapha Baitas. Hanno così sostenuto le prove solo 94 studenti su un totale di 10.966, evidenziando lo scenario di un anno bianco nelle Facoltà.

“Questa azione fa seguito ai risultati delle assemblee generali e del voto nazionale che hanno ottenuto più del 90% di sostegno alla volontà studentesca di continuare il boicottaggio, in risposta a decisioni arbitrarie non annullate e a continui tentativi di ricatto”, indica la commissione, rifiutandosi di farlo. mantenere ingiustificatamente le date degli esami decise unilateralmente nonostante l’assenza di adeguate condizioni formative per il loro svolgimento.

Allo stesso tempo, gli studenti mantengono anche il boicottaggio dei corsi pratici e teorici nonché dei tirocini ospedalieri e chiedono la conclusione di un accordo notificato in un rapporto contenente soluzioni chiare in grado di rassicurarli sul loro futuro accademico e professionale.

I futuri medici deplorano che il governo abbia annullato alcune delle sue proposte che avrebbero risolto questa crisi. Si tratta in particolare del 7° anno facoltativo che l’Esecutivo ha inizialmente offerto agli studenti ancora attaccati al vecchio ordinamento formativo, la cui durata è di 7 anni.

Inoltre, i rappresentanti degli studenti ritengono che le misure adottate dal Ministero dell’Istruzione superiore, come l’aumento del numero di studenti in alcune specialità mediche cruciali e la riduzione della durata della formazione da 7 a 6 anni, compromettano la qualità della formazione.

Inoltre i futuri medici, volendo ottenere le massime garanzie, chiedono che le proposte verbali della Giunta siano formalizzate per iscritto in una relazione. D’altro canto, il governo Akhannouch ritiene che il dossier sarà chiuso una volta definiti i contorni della riforma auspicata, offrendo allo stesso tempo incentivi materiali e professionali agli studenti. Un contenzioso che rischia di prolungare questa crisi, il cui costo potrebbe essere considerevole.

Akhannouch ricorda la responsabilità civica degli studenti

In un momento in cui gli studenti ritengono il governo responsabile della crisi attuale, il governo fa lo stesso e ricorda “la responsabilità civica degli studenti di medicina”.
Nel corso di un incontro nell’ambito dell’iniziativa “Café Citoyen”, Aziz Akhannouch ha sottolineato che il suo governo ha risposto favorevolmente alle richieste espresse dai futuri medici, tenendo conto del ruolo cruciale di questi ultimi nel successo delle riforme strutturali avviate dal Regno.

“Il Paese ha bisogno di voi e se oggi siete studenti di medicina, domani sarete i nostri medici e i medici dei nostri figli. Infatti, quando sei medico ti metti al servizio del tuo Paese, della tua società”, sottolinea il Capo del Governo.

Per quanto riguarda gli esami, Akhannouch ha spiegato che non è possibile rinviarli all’infinito. “Si è deciso di mantenerli alla data concordata.”

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