Vaud vieta espressamente qualsiasi rapporto sessuale insegnante-studente a scuola – rts.ch

Vaud vieta espressamente qualsiasi rapporto sessuale insegnante-studente a scuola – rts.ch
Vaud vieta espressamente qualsiasi rapporto sessuale insegnante-studente a scuola – rts.ch
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Il Dipartimento vodese dell’educazione e della formazione professionale ha firmato questa settimana una direttiva che vieta esplicitamente al personale docente qualsiasi rapporto sessuale con gli studenti fino alla fine del secondario II, anche consensuale con studenti adulti.

Firmata lunedì, la direttiva fa eco alla mozione del deputato ambientalista Yannick Maury presentata lo scorso marzo al Gran Consiglio e che è stata sostenuta dai rappresentanti eletti di tutti i partiti. L’obiettivo era chiarire il diritto cantonale che rimaneva troppo generale e vago. Entrerà in vigore il 1 luglio.

Nel testo si chiedeva al Consiglio di Stato “di vietare esplicitamente al personale docente della scuola secondaria II di intrattenere rapporti intimi con gli studenti”. Si trattava quindi di modificare la legge sull’istruzione secondaria superiore o di procedere per direttiva, sull’esempio del Cantone di Ginevra.

>> Leggi: Una mozione vuole vietare qualsiasi rapporto sessuale insegnante-studente nell’istruzione post-obbligatoria vodese

Tolleranza zero

Nella maggior parte dei cantoni francofoni, infatti, i rapporti sessuali tra insegnanti e studenti adulti non sono per il momento vietati nelle scuole post-obbligatorie. Solo Ginevra applica tolleranza zero su questo tema: “Ogni comportamento, anche consensuale, che leda l’integrità sessuale è proibito” dal Dipartimento della Pubblica Istruzione di Ginevra.

>>Leggi anche: I rapporti tra insegnanti e studenti della scuola dell’obbligo sollevano interrogativi

La stessa strada è stata scelta dal Consiglio di Stato vodese. “Al personale docente dell’istruzione obbligatoria e post-obbligatoria è vietato intrattenere rapporti intimi o compiere atti di natura sessuale con gli studenti, anche se questi ultimi acconsentono o l’iniziativa è loro o sembra ritornare a loro”, si legge nella direttiva .

Sanzioni immediate

Viene fatta una distinzione tra studenti minorenni e adulti. Per i primi il divieto vale anche nel caso in cui il personale docente non frequenti lo stesso istituto scolastico. Per gli studenti maggiorenni il divieto vale solo per i docenti che frequentano la stessa scuola.

Le sanzioni previste vanno dal ammonimento alla risoluzione immediata del rapporto di lavoro. “Tale comportamento può anche avere rilevanza penale”, conclude la direttiva.

ats/jop

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