Donald Trump è stato condannato per 34 reati di falsificazione per aver tentato di nascondere il pagamento di 130.000 dollari all'attrice porno Stormy Daniels.
Un giudice di New York ha ordinato venerdì 22 novembre il rinvio della sentenza di Donald Trump per il caso Stormy Daniels, per consentire agli avvocati del neoeletto presidente di chiedere l'annullamento del procedimento giudiziario in vista del suo imminente ritorno alla Casa Bianca.
Donald Trump, condannato da una giuria a maggio per 34 reati di contraffazione per aver tentato di nascondere il pagamento di 130.000 dollari all'attrice porno Stormy Daniels nel tentativo di coprire uno scandalo sessuale durante la sua prima campagna elettorale, nel 2016, avrebbe dovuto ricevere la sua condanna questo martedì.
La procura di Manhattan, tuttavia, questa settimana ha chiesto a Juan Merchan, giudice della Corte Suprema dello Stato di New York, di prendere in considerazione il rinvio di tutti i procedimenti relativi a questo caso fino alla fine del mandato del presidente eletto, che inizierà il 20 gennaio.
“Ostacoli anticostituzionali”
Gli avvocati di Donald Trump intendono chiedere l'annullamento definitivo della procedura, sostenendo che porrebbe “ostacoli incostituzionali” alla sua capacità di governare. La procura di Manhattan ha detto che contesterà questa interpretazione ma ha riconosciuto agli avvocati di Donald Trump il diritto di esporre le loro argomentazioni per iscritto.
Juan Merchan ha dato tempo fino a venerdì 2 dicembre per presentare la richiesta di annullamento del procedimento e ha dato tempo al pubblico ministero fino al 9 dicembre per rispondere. Il magistrato, però, non ha specificato quanto tempo ci vorrà per pronunciarsi su questa richiesta e non ha fissato alcuna nuova data per l'eventuale condanna di Donald Trump.
“Disconnesso dalla realtà”
In un'intervista al quotidiano britannico Daily Mirror all'inizio di giugno, Stormy Daniels, ex pornostar, ha attaccato violentemente Trump: “Penso che dovrebbe essere condannato al carcere e al servizio comunitario per aver lavorato per i meno fortunati”.
Ha riferito delle minacce di morte ricevute dai sostenitori di Trump e ha messo in guardia “il mondo” nel periodo precedente alle elezioni presidenziali americane, riguardo alla candidatura dell'attuale presidente eletto, assicurando che quest'ultimo è “completamente fuori dalla realtà”.