Il capo del governo, Aziz Akhannouch, ha presieduto, mercoledì 20 novembre a Rabat, una riunione dedicata all’esame dell’attuazione della legge relativa alle pene alternative.
All’incontro hanno partecipato il ministro della Giustizia, Abdellatif Ouahbi, il delegato generale per l’amministrazione penitenziaria e la reintegrazione (DGAPR), Mohamed Salah Tamek, nonché il direttore generale della Caisse de Dépôt et de Gestion (CDG ), Khalid Safir. .
Erano presenti anche il segretario generale della Procura della Repubblica, il presidente dell’Unità di diritto penale del Consiglio superiore della magistratura (CSPJ), nonché il direttore degli affari penali, dell’indulto e della lotta alla criminalità del Ministero della Giustizia , il direttore della gestione delle attrezzature e degli immobili e il direttore del bilancio presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Durante l’incontro, i partecipanti hanno esaminato in dettaglio i meccanismi necessari per l’applicazione della Legge n. 43.22 sulle sanzioni alternative, pubblicata nel Bollettino Ufficiale del 22 agosto 2024. Hanno inoltre analizzato i requisiti in termini di gestione, amministrazione e finanziamento essenziali per realizzare questa riforma progetto, inteso ad attenuare le ripercussioni indesiderate delle pene detentive di breve durata e a porre rimedio ai problemi del sovraffollamento all’interno degli istituti penitenziari.
Nel corso della sessione sono stati stabiliti un piano strategico e una metodologia di lavoro, che prevedono la creazione di un comitato direttivo e di gruppi di lavoro tematici. Quest’ultimo esaminerà le questioni tecniche e pratiche inerenti a questo ambizioso progetto, con l’obiettivo di promulgare i relativi decreti attuativi entro un periodo non superiore a cinque mesi, garantendo nel contempo il rispetto del calendario di entrata in vigore previsto dalla legge n. 43.22 .
È stato inoltre definito il quadro generale dell’accordo che verrà stipulato tra il CDG e la DGAPR, con la missione di monitorare rigorosamente l’attuazione delle sanzioni alternative, sia a livello centrale che locale.
L’attivazione di pene alternative nel sistema giudiziario è pienamente in linea con le alte linee guida reali, che raccomandano l’adozione di una nuova politica penale, basata sulla revisione e sull’adattamento delle leggi e delle procedure penali, al fine di armonizzarle con gli sviluppi contemporanei.