Il presidente della Corte costituzionale, Mohamed Amine Benabdellah, ha invitato, mercoledì a Rabat, a incoraggiare la cultura del ricorso alla Corte costituzionale “per conformare le leggi allo spirito della Costituzione, in modo da garantire i diritti e le libertà di tutti.
Intervenendo nel corso di una conferenza presso la Facoltà di Scienze giuridiche, economiche e sociali di Rabat – Agdal sul tema “Il controllo costituzionale: origini, evoluzione e prospettive”, il presidente del CC ha precisato che il numero dei ricorsi presentati alla Corte Costituzionale (ex Consiglio Costituzionale) “non ha superato i 19 fino ad oggi”. In questo senso, ha sottolineato la necessità di rompere con l’idea secondo cui il ricorso alla Corte costituzionale o alla giustizia può avvenire solo in caso di controversia, aggiungendo che la missione del giudice costituzionale consiste nell’adattare le leggi in vigore spirito della Costituzione, garantendo così la tutela dei diritti e delle libertà.
Benabdellah ha sottolineato anche l’importanza del ruolo del giudice costituzionale, insistendo sulla necessità di consolidare il “dialogo tra università e giustizia” e di promuovere lo scambio di idee e di giurisprudenza. Ha ritenuto necessario assicurare la promozione di una “scuola marocchina di diritto costituzionale”, pur rimanendo aperto alle esperienze internazionali in materia.
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