Più di 427.000 persone sono state sfollate internamente in Somalia durante i primi dieci mesi del 2024, ha annunciato l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR).
Nel mese di ottobre si è registrato un notevole aumento degli sfollati, con 66.000 persone sfollate, ha riferito martedì l’UNHCR, rilevando che 50.000 persone sono state sfollate a causa del conflitto e dell’insicurezza, mentre 3.000 sono state costrette a lasciare le proprie case a causa della siccità o delle inondazioni.
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Le regioni di Gedo, Bay e Banadir, situate nel sud del Paese, hanno registrato i maggiori flussi di popolazioni sfollate, ha affermato la stessa fonte, sottolineando le esigenze di queste popolazioni vulnerabili, come l’accesso al cibo, all’acqua pulita, al riparo e alla salute. cura.
A questo proposito, l’UNHCR, in collaborazione con le autorità somale e gli attori locali, sta lavorando sul campo per fornire assistenza essenziale e mitigare gli impatti dei conflitti e dei disastri naturali sulle popolazioni colpite, ha affermato l’agenzia delle Nazioni Unite, ricordando che la ricerca di soluzioni durature a favore dei rifugiati, dei rimpatriati e degli sfollati interni rimane in cima alle sue priorità.
Con MAPPA