La Commissione apre la strada a pesanti sanzioni finanziarie contro Apple

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Margrethe Vestager, commissaria europea per l’Europa e l’era digitale, durante una conferenza stampa sulla vicenda “antitrust” di Apple, presso la sede dell’UE a Bruxelles (Belgio), il 30 aprile 2021. FRANCISCO SECO / REUTERS

In un “parere preliminare”, la Commissione Europea ha aperto la strada, lunedì 24 giugno, a pesanti sanzioni finanziarie contro Apple. Essa ritiene, in via preliminare, che il suo negozio di applicazioni App Store non sia conforme alle regole di concorrenza dell’UE. “Le regole dell’App Store violano le normative sui mercati digitali [DMA] perché impediscono agli sviluppatori di app di indirizzare i consumatori verso canali di distribuzione alternativi di offerte e contenuti”ha concluso Bruxelles, in questo parere pubblicato in un comunicato stampa.

Questo parere costituisce il primo nell’ambito delle nuove regole di concorrenza introdotte dalla DMA e divenute vincolanti dal 7 marzo. Ne consegue l’apertura di un’indagine il 25 marzo. Apple ha ora la possibilità di esercitare i propri diritti di difesa avendo accesso al file. Il gruppo americano potrà rispondere per iscritto alle conclusioni preliminari. Se questi fossero confermati, la Commissione adotterà una decisione finale di non conformità entro la fine di marzo 2025.

Pertanto, Apple potrebbe essere multata fino al 10% del suo fatturato globale, e anche oltre fino al 20% in caso di recidiva. Il grande gruppo californiano ha fatturato 383 miliardi di dollari durante l’anno finanziario annuale terminato a fine settembre 2023.

Multa da 1,8 miliardi di euro per Cupertino

Nell’ambito della DMA, Bruxelles si è anche attribuita il potere di smantellare i trasgressori. Un’arma di deterrenza e ultima risorsa. Secondo questo regolamento, “aziende che distribuiscono le loro applicazioni [avec] l’App Store di Apple deve poter informare gratuitamente i propri clienti sulle possibilità di acquisto alternative più economiche, indirizzarli verso queste offerte e consentire loro di effettuare acquisti.ha spiegato la Commissione.

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Bruxelles ritiene che oggi non sia così, a causa delle condizioni commerciali imposte da Apple agli sviluppatori di applicazioni. Si tratta di una vecchia disputa tra il grande gruppo americano e la Commissione, l’organo di controllo della concorrenza nell’Ue. “Siamo determinati a utilizzare gli strumenti chiari ed efficaci del DMA per porre rapidamente fine a una saga che dura già da troppi anni”ha dichiarato il commissario europeo al digitale, Thierry Breton.

Per ragioni simili, il gruppo di Cupertino era già stato multato dalla Commissione per 1,8 miliardi di euro all’inizio di marzo, a seguito di un’indagine aperta nel giugno 2020 a seguito di una denuncia della piattaforma di streaming musicale Spotify.

Il mondo con l’AFP

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