Recensione Samsung Odyssey Oled G6: un monitor da gaming non lontano dall’ideale

-

L’Odyssey G6 è un monitor molto ben costruito. Questo monitor prodotto da Samsung beneficia di un design complessivamente elegante, anche se è facile capire che è rivolto ai giocatori grazie alle sue curve e all’illuminazione circolare Infinity Core sul retro. Piccola nota a questo proposito: l’illuminazione RGB è meglio integrata rispetto ai precedenti monitor della gamma Odyssey. Più sottile e altrettanto potente, porta qualcosa in più quando si gioca al buio e offre la possibilità di essere sincronizzato con le immagini visualizzate sullo schermo.

type="image/webp">> type="image/webp">> type="image/webp">>>>>>>>

© Matthieu Legouge/Les Numériques

Realizzato in metallo, il piedino centrale ha il vantaggio di non occupare troppo spazio, garantendo allo stesso tempo un’ottima stabilità all’insieme. La sottigliezza della cornice che circonda lo schermo aggiunge estetica e sensazione premium. Sul retro apprezziamo i connettori facilmente accessibili, posizionati perpendicolarmente allo schermo.

type="image/webp">> type="image/webp">> type="image/webp">>>>>>>>

© Matthieu Legouge/Les Numériques

Questa connessione include due porte HDMI 2.1, una DisplayPort 1.4, una porta USB-B, due USB-A 3.0 e un jack da 3,5 mm, questo essenziale poiché lo schermo non ospita alcun altoparlante. Se la connettività sembra relativamente completa per uno schermo da gioco, deploriamo l’assenza di USB-C che avrebbe facilitato il collegamento con un laptop in particolare. Il joystick per controllare l’OSD si trova nelle vicinanze ed è facilmente accessibile passando la mano sotto lo schermo.

type="image/webp">> type="image/webp">> type="image/webp">>>>>>>>

© Matthieu Legouge/Les Numériques

L’ergonomia è di tutto rispetto con le impostazioni previste per uno schermo di questo tipo. Il supporto offre quindi una regolazione in altezza, così come orientamento, inclinazione sufficientemente ampia, con funzione pivot per sfruttare lo schermo in modalità ritratto.

type="image/webp">> type="image/webp">> type="image/webp">>>>>>>>

© Matthieu Legouge/Les Numériques

type="image/webp">> type="image/webp">> type="image/webp">>>>>>>>

© Matthieu Legouge/Les Numériques

type="image/webp">> type="image/webp">> type="image/webp">>>>>>>>

© Matthieu Legouge/Les Numériques

Voto dell'editore: 4 su 5

Colori e contrasto

Fuori dagli schemi, il Samsung Oled G6 mostra una calibrazione dei mezzi toni, corretta per beneficiare di un’immagine sufficientemente fedele, ma con una mancanza di precisione per essere evidenziata. La temperatura colore media di 6251 K è troppo calda rispetto al nostro valore di riferimento di 6500 K. Il delta E medio è 4,8, con diverse sfumature che superano ampiamente il limite di 3 che corrisponde alla soglia oltre la quale sono percepibili derive cromatiche occhio. Con un valore medio di 2,2, la gamma mostra un tracciamento che, senza essere negativo, potrebbe essere più corretto.


Confronta le foto

5. Temperatura media (modalità grafico) 4. Delta E per colore (modalità grafica) 6. Curva gamma (modalità grafico) 1. Delta E per colore (fuori dalla scatola) 2. Temperatura media (fuori dalla scatola) 2. Curva gamma (pronta all’uso)

>>>>>
>
>
>
>
>

Una volta regolata la luminosità del bianco a 150 cd/m² (ridotta a 22 nell’OSD) con la modalità grafica, si potrebbe pensare che il risultato sia decisamente migliore. Sfortunatamente, le nostre misurazioni mostrano che il risultato è migliore solo aneddoticamente, con un delta E medio che aumenta a 4,4 e una temperatura di colore ancora più calda del nostro riferimento. Notiamo invece un notevole miglioramento sulla gamma, sempre con una media di 2,2, ma che riesce a seguire con maggiore precisione la curva di riferimento.

>>

Nonostante queste piccole imprecisioni, l’Odyssey G6 ha tutti i vantaggi che si possono sperare dalla tecnologia Oled, soprattutto perché siamo in presenza di un pannello QD-Oled di Samsung Display. Innanzitutto la quantità di colori, che supera quella di altre tecnologie di visualizzazione (compresi i pannelli W-Oled di LG Display), gli angoli di visione molto ampi, e soprattutto il contrasto con livelli di nero assolutamente perfetti. La luminosità rimane comunque contenuta in SDR con 255 cd/m² misurati, il che limita anche la resa in HDR. Tuttavia, Oled permette di beneficiare di un’immagine molto dinamica grazie ai suoi contrasti. Infine, il rivestimento opaco del pannello agisce in modo molto efficace nell’eliminare i riflessi.

La differenza nell’omogeneità del bianco è solo dell’1% su tutta la lastra. Un valore impeccabile che dimostra che questo schermo è in grado di visualizzare un’immagine molto omogenea su tutta la sua superficie.

Voto dell'editore: 5 su 5

Reattività

Supportando le tecnologie VRR, AMD FreeSync Premium Pro e G-Sync compatibile, l’Odyssey G6 ha gli strumenti necessari per evitare qualsiasi lacrimazione (image strappo), anche sfruttando la sua frequenza di aggiornamento di 360 Hz. La definizione QHD, associata a questa velocità particolarmente elevata, richiede una configurazione abbastanza solida per sfruttare appieno le prestazioni di questo monitor; una RTX 4070 o una AMD RX 7800 XT dovrebbero permetterti di cavartela comodamente con questo tipo di schermo, ideale per i giocatori competitivi.

type="image/webp">> type="image/webp">> type="image/webp">>>>>>>>

© Matthieu Legouge/Les Numériques

Ideale non solo grazie alla sua frequenza di aggiornamentoma soprattutto per la favolosa reattività della tecnologia Oled con un tempo di risposta annunciato di soli 0,03 ms, garanzia di un’esperienza di gioco senza fantasma.

>>

Il ritardo nella visualizzazione (ritardo di ingresso) è eccellente anche con soli 9,7 ms, un valore che indica che non bisogna preoccuparsi tra un’azione e la sua ripercussione sullo schermo.

-

PREV Guidare la rivoluzione digitale – Scoperta del Marocco
NEXT La sonda è ripartita con campioni provenienti dal lato nascosto della stella