Biden, Macron, Scholz e Starmer hanno condiviso l’idea di invitare l’Ucraina ad aderire alla NATO

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Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il primo ministro britannico Keir Starmer e il presidente francese Emmanuel Macron a Berlino il 18 ottobre 2024. LISI NIESNER / REUTERS

Non è ancora giunto il momento degli addii tra Joe Biden e gli europei, a meno di tre settimane dalle elezioni presidenziali americane. Il presidente americano ha approfittato di una breve visita in Germania, venerdì 18 ottobre, a Berlino, per parlare con Olaf Scholz, Emmanuel Macron e Keir Starmer delle questioni scottanti del momento in Ucraina e in Medio Oriente. I loro scambi si inseriscono in un periodo di transizione complicato, a livello internazionale, dopo il voto del 5 novembre, sia che vinca la democratica Kamala Harris sia, soprattutto, che Donald Trump ritorni alla Casa Bianca nel gennaio 2025.

Per quanto riguarda l’Ucraina, tema principale all’ordine del giorno, i quattro leader cercano soprattutto di coordinare le loro risposte al “piano di vittoria” che Volodymyr Zelenskyj ha presentato loro nelle ultime settimane. Nella mente del presidente ucraino si tratta di permettere al suo Paese di invertire gli equilibri di potere con la Russia con la prospettiva ancora lontana di aprire negoziati per porre fine ai combattimenti, se possibile nel 2025. Tuttavia, mentre le truppe russe avanzano nell’est del Paese, le richieste avanzate da Kiev ai principali alleati occidentali stanno dando luogo a forti divergenze tra Washington, Parigi, Londra e Berlino. “È un piano ambizioso che pone questioni complesse sulle quali non esiste una spontanea convergenza di vedute”riassume un diplomatico.

Tra i temi delicati c’è in primo piano la questione, rilanciata con forza da Volodymyr Zelenskyj, dell’invito al suo Paese ad aderire all’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO). Ai suoi occhi, un simile riavvicinamento costituisce la migliore garanzia di sicurezza possibile per Kiev, al fine di dissuadere la Russia dal riprendere la guerra quando le armi avranno taciuto. Idealmente, secondo il capo di Stato ucraino, questo invito potrebbe arrivare prima di dicembre e della fine del mandato di Joe Biden, ma l’integrazione dell’Ucraina nell’Alleanza Atlantica diventerebbe realtà, nella migliore delle ipotesi, dopo la fine della guerra.

L’ambivalenza della Germania

Finora, gli Stati Uniti e la Germania stanno bloccando qualsiasi prospettiva di allargamento della NATO all’Ucraina, mentre Francia e Regno Unito sono più favorevoli ad esso. Tuttavia, secondo alcune fonti, gli americani non avrebbero più alcuna obiezione di principio ad un semplice invito. “Se Kamala Harris venisse eletta, si potrebbe immaginare che Biden potrebbe muoversi in questa direzione durante il periodo di transizione. Se è Trump il ragionamento non è più valido e la minima iniziativa di Biden rischia di peggiorare le cose”osserva una fonte diplomatica europea. Un movimento degli Stati Uniti potrebbe tuttavia portare ad un cambiamento della posizione tedesca, vogliono credere i più ottimisti.

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