Tom Tirabosco si scatena in un inno alla natura

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Tom Tirabosco si scatena in un inno alla natura

Pubblicato oggi alle 9:16

Attraverso la pratica del disegno, Tom Tirabosco gli piace scatenarsi. Non incline a ripetersi, intende concedersi la libertà di evolversi graficamente durante i suoi progetti. “Muoversi, ibridare”, come ha confidato recentemente al festival BDFIL, nel corso di una lunga intervista pubblica. Nel momento in cui riappare, più di vent’anni dopo, “L’oeil de la forêt”, il suo primo album importante, il contrasto appare stridente con “Terra animalia”, pubblicato in questi giorni dai ginevrini di La Joie de lire.

In questa nuova opera che invita il lettore a riconnettersi con uno stile di vita più in sintonia con le specie vegetali e selvatiche che lo circondano, Tirabosco abbandona le sottili sfumature carbone dei suoi lavori precedenti. Molto spesso lontano dalla sua tecnica monotipica, sperimenta nuovi saperi, dove le matite acquerellabili e la colorazione digitale sono essenziali.

La terra deserta

“Volevo un inno alla natura, tutto a colori dopo tanti libri in bianco e nero dal tono piuttosto cupo”, confida l’interessato a proposito di una storia di fantascienza ambientata in un futuro molto lontano. Provenienti dal pianeta Marte, un uomo e una donna si sono schiantati su una Terra deserta da millenni e che gli animali hanno bonificato. Questi ultimi difficilmente apprezzano il ritorno degli esseri umani di cui hanno sofferto il giogo per così tanto tempo…

Destinata al grande pubblico, questa storia che vede protagonisti una giovane donna di cane selvatico ma anche un delfino eminentemente socievole o una grande lucertola dalla lingua forte è stata scritta in collaborazione con Patrick Mallet, un fumettista ginevrino residente a Parigi. “Desideravo collaborare con lui da molto tempo, soprattutto per la sua capacità di scrivere dialoghi eccellenti. Ma affinché la nostra associazione funzionasse, doveva lasciarmi un po’ di spazio. Ho voluto mettere la mia parola in questo scenario, nato in particolare dalla lettura di diversi libri di Baptiste Morizot.

La copertina di “Terra animalia”.

Campione del concetto di “vivere”, il filosofo francese ha scritto diverse opere in linea con quelle degli antropologi Bruno Latour e Philippe Descola, anch’essi autori al capezzale di Tirabosco in questo momento. Il suo lavoro difende la possibilità di instaurare una forma di diplomazia tra umani e non umani, confutando l’idea che l’unico rapporto possibile con il mondo vivente sia un equilibrio di potere.

“Per Morizot il rapporto con gli animali può basarsi sullo scambio e sulla convivenza. “Terra animalia” evoca questo tema. Nyelle, la femmina di cane selvatico al centro di questo album, si avvicina agli umani provenienti dalle stelle. Le possibilità di sopravvivenza di questi scienziati sbarcati dal pianeta Marte appaiono quasi pari a zero. E se l’unica via d’uscita fosse accettare di cambiare… Un po’ come lo stesso Tirabosco.

“Terra animalia”, di Tom Tirabosco e Patrick Mallet. Ed. La gioia di leggere. “L’occhio della foresta”, di Tom Tirabosco. Ed. Arti del disegno, 80 p. Expo alla Galleria Tiramisu, Carouge, dal 25 maggio al 6 giugno.

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Filippo Muri è giornalista, corresponsabile della sezione culturale. Riguarda in particolare i fumetti e le gite culturali. Ha lavorato anche come giornalista sportivo o redattore presso i quotidiani “Le Matin” e “Le Temps”, nonché il settimanale “L’Illustré”. Più informazioni @phimuri

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