Loubaba Laalej presenta la sua opera “Misticismo e Plasticità”

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In quest’opera, divisa in due capitoli, l’autore esplora in modo approfondito lo stretto e complesso rapporto tra plasticità e misticismo in ambito artistico.

Nutrendosi a vicenda, plasticità e misticismo si uniscono in una comune ricerca di trascendenza e rivelazione, per creare opere di profondità e intensità senza pari. Insieme, tessono una complessa rete di interazioni in cui la forma materiale si confronta con l’essenza spirituale. Questo è ciò che ricordiamo anche attraverso il libro “Misticità e plasticità” di Loubaba Laalej. L’autore spiega come questi due concetti interagiscono e si arricchiscono a vicenda per dare origine a opere di eccezionale profondità e significato. Attraverso la sua analisi fine e illuminata, evidenzia il ruolo cruciale della plasticità nella materializzazione delle idee mistiche e spirituali.
“Nel caso dell’opera che abbiamo tra le mani dell’artista mistica Loubaba Laalej, ci troviamo con un’esperienza unica e un meraviglioso precedente culturale a livello della dimensione mistica e plastica, ma anche a livello di analisi e di decifrare esteticamente l’esperienza mistica attraverso l’approccio del genere e trasformarla in ciò che le equivale artisticamente a livello di plasticità e a livello di gusto a livello della riformulazione dell’esperienza linguisticamente e attraverso “espressione emotiva ed esplorazione mistica” , spiega a questo proposito lo scrittore e ricercatore Noereddine Danyaji.

“Misticità e plasticità” costituisce infatti un prezioso contributo alla comprensione della dimensione spirituale dell’arte e del suo potere di trascendere i confini della percezione umana. Lì troviamo Ibn Arabi, Hallaj, Mawlana Jalaldîn Rumi al crocevia di Hegel, Van Gogh, Santa Giovanna d’Arco, tra gli altri.

“Siamo di fronte ad una rappresentazione spirituale che non si accontenta della pronuncia, della rivelazione mistica e delle indicazioni spirituali ma che l’ha trascesa in una rarissima rappresentazione filosofica all’interno del tempio della plasticità; questo dice che l’autore Loubaba Laalej crede che “la misticità come la plasticità dell’artista si apre al più grande di sé”, continua.

Inoltre, quest’opera di Loubaba Laalej è destinata a più di un livello di lettura. Questo è anche ciò che pensa il critico letterario e ricercatore della cultura sufi Mohamed Allout. “A prescindere da quanto è stato scritto sporadicamente, qua e là, sul rapporto tra l’arte e ciò che è spirituale. Quest’opera è unica in quanto prima tesi estetica fondamentale sul rapporto tra misticità e plasticità. È un’opera di riferimento e un valore aggiunto qualitativo nella pubblicazione artistica ed estetica», sottolinea nella prefazione al libro.

Secondo lui quest’opera costituisce un riferimento essenziale nella ricerca sull’immaginazione creativa. Comprende un’intensa mappatura delle forme di lettura della strutturazione simbolica mistica del segno plastico. “Questo libro ha un’influente coerenza filosofica che si manifesta nel fatto che Loubaba Laalej è percettivamente consapevole che qualsiasi approccio al rapporto tra misticismo e plasticità porta necessariamente a un’estetica antologica”. Conclude.

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