NARRAZIONE – Il colosso informatico, gravato da un debito di 4,9 miliardi di euro, ha ricevuto quattro offerte di acquisizione e ne ha già rifiutato una. È in corso la battaglia tra Daniel Kretinsky, David Layani e i creditori del gruppo. Durerà fino al 31 maggio.
Ad Atos il tempo si è improvvisamente accelerato. Con un debito di 4,9 miliardi di euro, il gruppo tecnologico francese e i suoi 100.000 dipendenti sono impegnati ormai da mesi in un’operazione pericolosa volta a sfuggire alla bancarotta. Molto buio appena un mese fa, dopo i successivi fallimenti delle trattative di vendita di TechFoundations a Daniel Kretinsky e delle attività di big data e cybersecurity ad Airbus – che avrebbero dovuto ridurre il debito del gruppo – lo scenario è diventato un po’ più luminoso in questo primo fine settimana di maggio. Dopo diverse settimane di incertezza, Atos ha rivelato lunedì l’identità dei tre candidati selezionati per la ripresa delle sue attività sulla base di un ambito integrato e si è data tempo fino alla fine del mese per sceglierne uno.
Come rivelato Le Figaro Domenica un gruppo formato dagli attuali creditori bancari e obbligazionari di Atos, che detengono più del 50% dei 4,9 miliardi di debito, ha presentato un’offerta. Primo azionista…
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