il sindaco di Verdun chiede le dimissioni generali degli eletti locali in segno di protesta

il sindaco di Verdun chiede le dimissioni generali degli eletti locali in segno di protesta
il sindaco di Verdun chiede le dimissioni generali degli eletti locali in segno di protesta
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Il sindaco di sinistra di Verdun, Samuel Hazard, lancia un appello alle dimissioni generali dopo l’annuncio del progetto di bilancio 2025 del governo di Michel Barnier.

Dopo l’annuncio, la protesta. Il primo ministro Michel Barnier ha presentato giovedì 10 ottobre, in un clima politico molto instabile, la sua proposta di bilancio 2025, che prevede di risparmiare 60 miliardi di euro per contenere l’impennata del deficit. L’inquilino di Matignon si è subito attirato l’ira dell’opposizione, poiché il suo progetto è stato considerato “austerità” dalla sinistra, ma privo di “disturbo” per l’estrema destra.

Samuel Hazar, sindaco di sinistra di Verdun, nella Mosa, chiede una consultazione. “Sì allo sforzo nazionale, ma prima questo sforzo deve essere concertato. Ci sono decisioni che vengono prese, che sono arbitrarie e che sono mortali”, sostiene a BFMTV.

Richiesta di dimissioni generali

Ma l’eletto va oltre, chiedendo le dimissioni generali per protestare contro i dettagli del bilancio voluto dal governo Barnier, in particolare il provvedimento che impone agli enti locali uno sforzo supplementare di 5 miliardi di euro.

“Certamente stiamo già partecipando al risanamento dei conti pubblici (…) So dare prova di responsabilità, scriviamo al governo, lo sfidiamo, ma non otteniamo mai risposta”, deplora il sindaco di Verdun.

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Per lui, “dobbiamo stabilire un equilibrio di potere (…) gli eletti della Repubblica devono minacciare di dimettersi per poter finalmente essere ascoltati e ascoltati”.

“Dobbiamo tutti fare uno sforzo”

Il principale meccanismo previsto nel bilancio 2025 è un fondo di risparmio imposto alle 450 comunità “più grandi”, per un freno alla spesa di 3 miliardi di euro. Saranno risparmiati venti dipartimenti “sensibili”. Previsto anche il congelamento della rivalutazione annuale delle entrate IVA percepite dalle comunità (1,2 miliardi di euro) e la riduzione del fondo di compensazione IVA (800 milioni).

“Dobbiamo dimostrare onestà intellettuale (…) sì, dobbiamo fare tutti uno sforzo. La situazione è drammatica, ma ancora una volta il metodo non è quello giusto”, dice Samuel Hazar.

Lucia Vallese Giornalista BFMTV

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