(New York) La Borsa di New York è salita venerdì poco dopo l’apertura, sostenuta da un buon dato sull’inflazione e dai risultati trimestrali del settore finanziario, migliori del previsto.
Inserito alle 10:48
Intorno alle 10:20 (ora di New York), il Dow Jones ha guadagnato lo 0,71%, l’indice NASDAQ ha guadagnato lo 0,32% e il più ampio indice S&P 500 ha guadagnato lo 0,60%.
Venerdì mattina, i trader hanno tenuto gli occhi incollati all’indice dei prezzi alla produzione PPI negli Stati Uniti, pubblicato dal Dipartimento del Commercio.
Questo indice, che misura l’inflazione sul lato aziendale, ha rallentato leggermente su base annua a settembre, all’1,8% rispetto all’1,9% di agosto, beneficiando in particolare del calo dei prezzi energetici, ma con un rimbalzo dei prezzi alimentari.
Su un mese l’indice è stabile, mentre gli analisti si aspettavano un aumento dello 0,1%, secondo il consenso pubblicato da briefing.com.
Se si tiene conto soltanto del movimento dei prezzi di fondo, escludendo cioè la variazione dei prezzi dei prodotti alimentari ed energetici che sono più volatili, l’indice PPI sottostante continua a rallentare, al 3,2% su un anno rispetto al 3,3% di agosto.
“È leggermente migliore del previsto. […] i prezzi all’ingrosso si sono un po’ calmati”, ha commentato Peter Cardillo di Spartan Capital.
“I dettagli del rapporto suggeriscono […] che le tendenze disinflazionistiche rimangono ben ancorate”, secondo Samuel Tombs, analista di Pantheon MacroEconomics.
Questi dati, che potrebbero influenzare il corso della banca centrale americana (Fed), sono pubblicati un giorno dopo l’indice CPI, secondo il quale l’inflazione ha continuato a rallentare a settembre negli Stati Uniti, un po’ meno di quanto sperato. tornando però al 2,4% su un anno contro il 2,5% di agosto.
Sul mercato obbligazionario, il rendimento dei titoli di stato americani a 10 anni è salito venerdì al 4,08% rispetto al 4,06% del giorno prima.
Sul mercato, molte delle grandi capitalizzazioni del NASDAQ erano a mezz’asta, come Apple (-0,49%), Microsoft (-0,31%), Broadcom (-3,46%), Salesforce (-0,18%) e Nvidia (-0,36 %).
In testa alla gondola, Tesla è crollata (-8,06%), alcuni investitori delusi dalla presentazione giovedì sera dell’attesissimo “robotaxi” della società di Elon Musk.
“L’evento ha sollevato molte domande, è stato sorprendentemente breve ed è stato più una dimostrazione controllata che una presentazione”, ha affermato in una nota l’analista di CFRA Research Garrett Nelson.
Di conseguenza, sono decollate le azioni delle piattaforme digitali VTC (veicolo passeggeri con conducente) Uber (+8,33%) e Lyft (+8,49%).
I mercati hanno reagito anche alla pubblicazione dei risultati trimestrali del settore finanziario.
Ha guadagnato terreno JP Morgan (+4,32%), nonostante risultati che hanno sofferto l’aumento dei costi, ma che hanno comunque superato le aspettative del mercato.
Tra luglio e settembre la banca ha realizzato un fatturato di 42,6 miliardi di dollari (+7%) e un utile netto di 12,9 miliardi (-2%). Ha sostenuto un totale di 3,1 miliardi di dollari di debiti inesigibili.
In progresso anche Wells Fargo (+5,30%): la banca americana ha registrato risultati in calo nel terzo trimestre, ma i suoi utili sono risultati migliori delle attese.
L’utile netto si è attestato a 5,1 miliardi di dollari, in calo dell’11% su base annua. Il valore per azione, indicatore seguito da vicino dal mercato azionario, ammonta a 1,42 dollari, migliore degli 1,28 dollari previsti dagli analisti.
Da parte sua, il gruppo americano BlackRock, il più grande gestore patrimoniale del mondo, ha guadagnato il 3,63% dopo aver superato le aspettative nel terzo trimestre, caratterizzato da una raccolta netta record da parte dei suoi clienti di oltre 200 miliardi di dollari.